08:20 Appalti truccati, ai domiciliari il sindaco di Opera e tre imprenditori

AGI - Agenzia Italia INTERNO

Nel corso dell’operazione sono stati, inoltre, notificati una misura interdittiva a un architetto bresciano consulente del Comune di Opera e un decreto di sequestro preventivo di 40mila euro (prezzo della corruzione) a carico dei pubblici ufficiali indagati, nonché di due autocarri utilizzati nella commissione di reati ambientali

carabinieri del Comando Provinciale di Milano – nelle Province di Milano, lodi, brescia, varese e messina - hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Milano su richiesta della Dda della Procura della Repubblica di Milano, nei confronti del sindaco e della dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Opera (MI) e di tre imprenditori del settore edile, ritenuti responsabili, a vario titolo, di peculato, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e traffico di rifiuti. (AGI - Agenzia Italia)

La notizia riportata su altre testate

Le indagini – spiegano ancora i carabinieri – hanno accertato che il sindaco di Opera, nei primi mesi della pandemia, ha arbitrariamente distribuito a stretti congiunti e a dipendenti comunali circa 2mila mascherine chirurgiche che la Città Metropolitana e la Protezione Civile avevano destinato alle locali RSA e farmacia comunale. (gazzettadimilano.it)

Le funzioni del primo cittadino saranno svolte dal vice sindaco Ettore Fusco, peraltro già sindaco di Opera per due mandati in passato Coinvolto un architetto bresciano. Nell’indagine dei carabinieri di Milano è coinvolto anche Simone Firmo, architetto 45enne di Brescia. (BresciaToday)

Antonino Nucera avrebbe fornito indebitamente anche mascherine a famigliari e dipendenti comunali amici quando durante la pandemia non si trovavano. (La Nuova Sardegna)

“Il sindaco di Opera – si legge in una nota degli investigatori dell’Arma – nei primi mesi della pandemia, ha distribuito a stretti congiunti e a dipendenti comunali 2.000 mascherine chirurgiche che erano destinate a RSA e farmacie” (Nord Milano 24)

In cambio gli imprenditori finiti agli arresti avrebbero ristrutturato gratuitamente l’appartamento acquistato dalla compagna del sindaco, nonché capo dell’ufficio tecnico del Comune. Mentre l’Italia era travolta dalla prima ondata del Covid e le mascherine erano introvabili, lui ha tenuto per sé più di duemila dispositivi destinati alla rsa «Anni azzurri mirasole» e alla farmacia comunale. (La Provincia Pavese)

Antonino Nucera, originario di Melito Porto Salvo, avrebbe fornito indebitamente anche mascherine a famigliari e dipendenti comunali amici quando durante la pandemia non si trovavano. (ZMedia)