Cascina Spiotta, l’ex Br Azzolini: “Mara si era arresa e urlava non sparare”

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Davanti alla Corte d'Assise presieduta da Paolo Bargero, è iniziato il processo che dovrà far luce sullo scontro a fuoco avvenuto tra brigatisti rossi e carabinieri alla Cascina Spiotta di Melazzo, nell'Acquese, ovvero il covo in cui le Brigate Rosse nascosero l’imprenditore vinicolo Vittorio Vallarino Gancia dopo il sequestro. Gli imputati sono tre ex brigatisti di rilievo, Lauro Azzolini, Mario Moretti e Renato Curcio (Il Piccolo)
Su altri giornali
Una nuova verità, autoaffermata, illumina a giorno la dinamica di quella morte: la notizia arriva da Alessandria, dove è in corso il processo per i fatti avvenuti alla Cascina Spiotta nel 1975. In corte di assise lo squarcio è stato prodotto dalla dichiarazione spontanea di Lauro Azzolini, 81 anni, ex brigatista rosso. (Rete8)
Bergamo – Un uomo di 58 anni è stato trovato morto in un appartamento nel comune di Valbrembo. L’uomo viveva da solo e sul caso sono al lavoro i Carabinieri. (Frosinone News)
E così, messo alle strette, Lauro Azzolini, che fu uno dei fondatori delle Brigate Rosse, ha riconosciuto che lui c’era allo scontro a fuoco tra brigatisti e carabinieri nel giugno 1975, quando tenevano in ostaggio l’imprenditore Vittorio Vallarino Gancia e le forze di polizia battevano le campagne dell’Alessandrino. (La Stampa)

«Io c’ero». (il manifesto)
Dopo mezzo secolo. Individuato dall’indagine dei carabinieri, portato alla sbarra dalla Procura antiterrorismo di Torino, e ora per ammissione del protagonista, all’apertura del processo. (Corriere Roma)