Zelensky accusa Pechino: «Soldati cinesi combattono con i russi in Ucraina»

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ESTERI

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato quella che definisce una «grave escalation» del conflitto, affermando che le sue truppe hanno catturato due cittadini cinesi inquadrati in un’unità russa nella regione di Donetsk. «Oltre 150 cinesi sono stati coinvolti dalla Russia nella guerra contro di noi», ha dichiarato, aggiungendo che la questione rappresenta «un problema serio». Le parole di Zelensky, tuttavia, sono state immediatamente respinte da Mosca, con il viceministro degli Esteri Andrei Rudenko che ha bollato le accuse come «infondate», sostenendo che non vi sarebbero militari cinesi tra le fila russe.

Dalle dichiarazioni ucraine emerge un quadro più complesso, che sembra trovare riscontro in una campagna di reclutamento rivolta a cittadini cinesi, diffusa attraverso la piattaforma sociale Weibo. Gli annunci, visualizzati centinaia di migliaia di volte, promettono compensi tra i 7.000 e i 21.000 dollari, oltre a stipendi mensili di 2.400 dollari, accompagnati da slogan come «Sei un uomo, sii un uomo». Sebbene Pechino abbia definito «irresponsabili» le affermazioni di Kiev, il Dipartimento di Stato americano ha espresso preoccupazione, con la portavoce Tammy Bruce che ha parlato di una situazione «inquietante», sottolineando come il coinvolgimento di Pyongyang – già accusato di fornire armi a Mosca – renda lo scenario ancora più instabile.