Togli i dazi, rimetti i dazi (ma altrove): smartphone e computer verranno inclusi nelle tariffe sui semiconduttori

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Venerdì, in ogni caso, Apple ha approfittato del rilassamento su smartphone e computer importati dall’estero: il colosso di Cupertino, come noto, dipende in gran parte dalle industrie cinesi per assemblare i suoi prodotti. Pechino, dal canto suo, ha reagito positivamente alla notizia e, come detto, chiesto a Washington di continuare su questa strada. «Questo è un piccolo passo da parte degli Stati Uniti verso la correzione della loro azione illecita di tariffe reciproche unilaterali» ha dichiarato il Ministero del Commercio cinese domenica sul suo account ufficiale WeChat (Corriere del Ticino)
La notizia riportata su altri giornali
“Lunedì ne saprete di più, sarò molto chiaro in proposito, ma intanto posso confermare che l’America sta riprendendosi indietro un sacco di soldi". Ormai è dall’Air Force One che Donald Trump comunica al mondo le sue decisioni: in volo stavolta da Palm Beach a Miami – dove ha presenziato a un evento sportivo accolto con una standing ovation – il presidente americano ha anticipato il tema all’ordine del giorno. (TGLA7)
Negli Stati Uniti, i consumatori potrebbero presto dover affrontare un aumento dei prezzi per una vasta gamma di prodotti. All'origine di questa impennata i dazi sulle importazioni cinesi voluta da Donald Trump. (Il Mattino)
Così Trump. Stiamo valutando i chip e tutta la catena di approvvigionamento dell' elettronica. (RaiNews)

La precisazione del segretario al commercio americano è un duro colpo per la Silicon Valley - Apple e Nvidia in primis -, per chi per sperava in un allentamento delle tensioni commerciali con la Cina e per i mercati, sui quali l'incertezza invece di diminuire sembra aumentare. (L'Unione Sarda.it)
Alle ore 7:30 italiane il Nikkei sale del 2% circa, l’Hang Seng del 2,25%, Shanghai dello 0.7%. L’Asia apre la settimana positiva, lunedì 14 aprile, dopo l’annuncio dell’amministrazione Usa venerdì che i dazi sul tech sono cancellati. (Milano Finanza)
Il presidente americano tiene fuori i dispositivi elettronici dai dazi reciproci per evitare l'impennata dei prezzi e proteggere i consumatori (AGI)