Perché il processo a Salvini è un boomerang

L'HuffPost INTERNO

Rischia l’effetto boomerang trasferendosi sulle piazze, dove Salvini è in vantaggio.

Un prevedibile grave errore votare si al procedimento contro Salvini per il caso della nave Gregoretti.

Un po’ giustizia al modo delle Brigate Rosse, un po’ giustizia sui social.

E alla fine di questo percorso -Salvini lo sa bene- c’è solo una cosa: Orban e la democratura.

Tale è il risultato di una crescita esponenziale della polemica pubblica sulla giustizia che da circa vent’anni ci dilania. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

'Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui'". "Pronto per intervenire in Senato, a testa alta e con la coscienza pulita di chi ha difeso la sua terra e la sua gente. (L'Unione Sarda.it)

Caso Gregoretti, oggi il voto sull’autorizzazione a procedere per Salvini. In nome della separazione dei poteri- conclude Bongiorno rivolta ai senatori- non celebratene il requiem ma siate liberi coraggiosi e forti”. (Dire)

Serve crescere tutti, non solo Meloni, anche Berlusconi e Toti, altrimenti non si arriva al 50 per cento", dice poi Salvini. Così Matteo Salvini all'Associazione della Stampa estera. (Rai News)

L’intervento in Aula di Salvini. L’ultimo ad intervenire in Aula è stato proprio Matteo Salvini. ROMA – Un dibattito ricco di tensioni e citazioni al Senato sul caso Gregoretti. (News Mondo)

Chi ritiene che ci sia un disvalore – ha aggiunto – dovrebbe creare un fattispecie incriminatrice: rallentamento allo sbarco e poi processare Salvini». Inizia così l’intercento di Giulia Bongiorno al Senato in occasione dell’autorizzazione a proceedere nei confronti di Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona nei confronti dei migranti salvati dalla nave Gregoretti (Il Dubbio)

.Video di Camilla Romana Bruno e Cristina Pantaleoni Con 76 voti favorevoli, 152 contrari e nessun astenuto, l'Aula ha respinto l'ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d'Italia che chiedevano di negare l'autorizzazione all'ex ministro dell'Interno, richiesta invece dalla giunta delle immunità di Palazzo Madama. (La Repubblica)