A Cannes ormai l'intransigenza è merce fuori corso. Spike Lee lo dimostra

La promessa di Spike Lee da presidente della giuria – “restituire fiducia nel cinema”- non può non essere condivisa dalla sua squadra di giurati.

Sopra la mia scrivania campeggiano ancora il ritaglio di giornale che Spike Lee mi firmò ai tempi di “Fai la cosa giusta” e il berrettino - autografato anche quello - del suo “Malcolm X”.

Questione di ore: chissà se la stessa logica più morbida, più interlocutoria e disponibile, si applicherà al Palmarès di Cannes:

Mi hanno lasciato interdetta però i paralleli billboards giganti che decorano Cannes, con Spike Lee testimonial delle Montblanc. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre testate

Il film è realmente il più accreditato per la Palma ma la certezza si avrà a fine serata L’incidente clamoroso poco fa e non sembra affatto uno scherzo, con la platea sotto choc. (Corriere del Ticino)

Spike Lee ha annunciato la Palma d'oro del festival, Titane di Julia Ducournau, per errore essendo all'inizio della cerimonia. L'incidente clamoroso poco fa e non sembra affatto uno scherzo, con la platea sotto choc. (ilgazzettino.it)

Tra i film in gara c’era anche “Tre piani” di Nanni Moretti, accolto alla prima con 11 minuti di applausi Il presidente della giuria Spike Lee ha annunciato il film vincitore della Palma d'oro del 74esimo Festival di Cannes, “Titane” della regista francese Julia Ducournau, per errore essendo all'inizio della cerimonia. (L'Unione Sarda.it)

L’annuncio è stato dato in anticipo dal presidente di giuria Spike Lee, che ha spiazzato tutti con la sua gaffe. La Palma d’oro del 74esimo festival di Cannes, è Titane della regista francese Julia Ducournau. (L'HuffPost)

Il miglior attore è il texano Caleb Landry Jones – protagonista di Nitram, di Justin Kurzel –, la migliore attrice Renate Reinsve, nel film The Worst Person in the World di Joachim Trier. È Titane, il film di Julia Ducournau, che ha conquistato la Palma d’Oro due anni dopo Parasite, trionfatore dell’ultima edizione prima della pandemia. (Rolling Stone Italia)

“Sono troppo commosso, grazie”, ha detto emozionatissimo l’attore texano, 31 anni, alla consegna del premio, per un ruolo difficile e problematico. Caleb Landry Jones, Dai fratelli Coen a “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”. (LaPresse)