L'editoriale/ Il ritorno pericoloso delle sfere di influenza
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La questione che ha affrontato il Consiglio Europeoè di quelle spinose, anzi, se ci si passa la metafora, è una palla di spine tutt’altro che semplice da tenere in mano. Non è facile spiegare la molteplicità di aspetti con cui ci si deve misurare in questo momento, ma si deve farlo, se si vuole capire. Il primo tema è lo spaesamento delle opinioni pubbliche europee di fronte ad una situazione che non si pensava potesse presentarsi. (ilmessaggero.it)
Su altre testate
Qui puoi firmare per dire no al riarmo Perchè firmare? (PeaceLink)
No a ReArm Europe, sì alla diplomazia Rachele Gonnelli (sbilanciamoci.info)
Gli 800 miliardi di euro previsti dal ReArm Europe, approvato dai 27 paesi dell’UE, sono destinati all’aumento della spesa militare dei singoli paesi, in assenza di un esercito europeo. Il riarmo sembra urgente perché Trump, in sintonia con Putin sulle condizioni della pace da imporre all’Ucraina, non intende più dare all’Europa l’ombrello della “sicurezza”, tanto evocata ma non sempre spiegata. (Mentinfuga)
L’Italia ripudia la guerra, l’Europa no. È questa contraddizione che sta spaccando le coalizioni e anche i partiti al proprio interno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
“I Giovani Democratici di Rieti esprimono forte preoccupazione per il piano “ReArm Europe”, approvato dal Consiglio Europeo il 6 marzo 2025. Il piano prevede fino a 800 miliardi di euro nei prossimi quattro anni per rafforzare la difesa dell’UE, con 150 miliardi in prestiti destinati a progetti militari come sistemi di difesa aerea e missilistica. (Rieti Life)
Alex Langer sosteneva che la transizione energetica sarà possibile solo quando la gente non la percepirà più come un sacrificio, ma come un miglioramento del livello di vita e degli stili di convivenza. (Vita)