Mediobanca lancia l’ops su Banca Generali, Nagel: «Campione nazionale del risparmio»

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ECONOMIA

Redazione Economia Redazione Economia   -   Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, ha spiegato senza giri di parole la logica che sta dietro l’offerta pubblica di scambio su Banca Generali, definendola un passo verso la creazione di un «campione nazionale del risparmio», espressione già utilizzata dalla premier Giorgia Meloni. L’intervista rilasciata a Class Cnbc e ripresa da Milano Finanza in edicola dal 10 maggio, chiarisce le intenzioni della banca d’affari, che ora attendono il via libera – o il veto – del governo. Un esito non scontato, visto che Palazzo Chigi ha già bloccato in passato operazioni simili, come il tentativo di fusione tra Unicredit e Banco Bpm.

Intanto, Banca Generali ha formalizzato la nomina degli advisor indipendenti per valutare la proposta: Deutsche Bank si occuperà della consulenza finanziaria, mentre lo studio PedersoliGattai seguirà gli aspetti legali. Il cda ha inoltre conferito all’amministratore delegato Gian Maria Mossa il compito di analizzare nel dettaglio le implicazioni dell’operazione, che – come ha sottolineato lo stesso Mossa – «potrebbe avere senso» data la complementarietà dei due business. «Si tratta però di un lungo viaggio», ha aggiunto, lasciando intendere che i tempi non saranno brevi.

La mossa di Mediobanca, che a sua volta è nel mirino di Mps, rientra in una strategia più ampia di consolidamento nel settore bancario italiano. Se da un lato Nagel punta a rafforzare la presenza nel private banking e nella gestione del risparmio, dall’altro il governo dovrà valutare se appoggiare l’operazione o esercitare il Golden Power, come già accaduto con altre trattative. Quel che è certo è che gli advisor avranno un ruolo cruciale nell’indirizzare le scelte del cda di Banca Generali, chiamato a tutelare gli interessi di azionisti e stakeholder