Brindisi, torna il profilo TikTok con nomi dei pentiti e minacce ai parenti. Era stato oscurato dalla Dia

Brindisi, torna il profilo TikTok con nomi dei pentiti e minacce ai parenti. Era stato oscurato dalla Dia
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Corriere della Sera INTERNO

Rispunta su TikTok una pagina contro i collaboratori di giustizia brindisini (con tanto di nomi, foto e offese rivolte anche alle loro famiglie) già rimossa su indicazione della Dia (Direzione distrettuale antimafia). La pagina aveva raggiunto 1.600 follower e 2.500 like. C'erano stralci di verbali, minacce ai parenti di chi ha scelto di collaborare con gli inquirenti e canzoni neomelodiche. La Dia aveva dato disposizioni per la rimozione del profilo, ma è rispuntato. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Una pagina anonima su TikTok a Brindisi sta diffondendo foto di pentiti e presunti confidenti, creando apprensione e tensione in città. Questo nuovo fenomeno di “gogna pubblica” digitale mette a rischio la sicurezza e la coesione sociale, richiamando l’urgenza di … (Puglia Press)

Pubblicità Una pagina su TikTok contro i collaboratori di giustizia brindisini, precedentemente rimossa su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, è riapparsa online, suscitando preoccupazione per la pericolosità della Sacra Corona Unita. (Puglia Press)

Era stata oscurata, ma è riapparsa dopo poche ore su TikTok una pagina contro i collaboratori di giustizia brindisini, con foto, nomi e cognomi di alcuni di loro. Nei giorni scorsi sulla pagina erano stati pubblicati anche gli stralci di alcuni verbali, con offese e incitazioni alla violenza contro i collaboratori di giustizia e i loro familiari. (La Repubblica)

Pagine Tiktok contro i collaboratori di giustizia: dopo il caso di Brindisi presa di mira anche una famiglia barese

“Pentiti brindisini”. Il tutto accompagnato da indirizzi, nomi, cognomi e volti di chi ha scelto di aiutare la magistratura e per questo viene definito “infame”. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)

L’obiettivo della pagina “Pentiti brindisini” creata su TikTok ed oscurato l’altro ieri dalla Polizia postale nell’inchiesta aperta dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) della Procura di Lecce per l’ipotesi di reato di minacce aggravate dal metodo e dall’agevolazione dell’associazione mafiosa? L’analisi è affidata al capo della Procura di Brindisi, Antonio De Donno, 69 anni, di Galatina, ieri per l’ultima volta in ufficio per avere scelto di lasciare la magistratura con undici mesi di anticipo. (quotidianodipuglia.it)

E' ricomparsa su Tiktok una pagina contro i collaboratori di giustizia brindisini, con volti, nomi e cognomi, e offese rivolte anche alle loro famiglie, nonostante poche ore prima fosse stata rimossa.. (Virgilio)