Perché ricordare il 45° anniversario dell’uccisione mafiosa di Piersanti Mattarella

Perché ricordare il 45° anniversario dell’uccisione mafiosa di Piersanti Mattarella
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Il 6 gennaio del 1980 è uno di quei tragici giorni il cui ricordo è rimasto impresso nella mia memoria. Abitavo a poche centinaia di metri dal Presidente Piersanti Mattarella ucciso quel mattino mentre si apprestava, senza scorta, a recarsi a messa con la famiglia. Ho sentito gli spari della 38 del killer, ho visto la scena del delitto dopo pochi minuti. Fu subito chiaro che fosse un altro delitto politico mafioso, pensato e attuato da coloro che si opponevano a qualsiasi collaborazione politica col Partito comunista, dopo quello di Reina segretario della Democrazia Cristiana di Palermo nel 1979 e poi di quelli di Pio La Torre e Rosario Di Salvo nel 1982 (i tre processi furono infatti successivamente unificati). (articolo21)

La notizia riportata su altre testate

E’ la ricostruzione, ad oggi, della Procura di Palermo sul delitto dell’allora presidente della Regione Siciliana, fratello del capo dello Stato, intenzionato a smantellare la rete di potere che metteva insieme mafia, politica e imprenditoria. (Il Fatto Quotidiano)

Sarà posta una corona di fiori nel (Nordest24.it)

Piersanti Mattarella, svolta sull'omicidio del fratello del presidente: ci sono due indagati

La commemorazione lunedì 6 Gennaio 2025 (ilSicilia.it)

Ma non si conoscono ancora i nomi dei presunti killer. Nuovi elementi raccolti sull'agguato: c'è una svolta nelle indagini, dopo 45 anni. (Today.it)