Blitz di carabinieri e polizia contro la mafia: al comando ancora la famiglia Greco - L'Unione Sarda.it

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Documentato poi il ruolo di Ignazio Ingrassia detto "il boiacane"

In manette, tra gli altri, è finito Giuseppe Greco, 63 anni, cugino di Leandro Greco, giovanissimo referente della commissione provinciale di Cosa nostra e capo mandamento, arrestato due anni fa.

Dalle indagini è emerso che a Palermo il comando sul mandamento di Ciaculli è ancora nelle mani della storica famiglia dei Greco.

E inoltre che l’egemonia sugli altri clan sia stata possibile grazie al rapporto di parentela con il noto boss Michele Greco detto "il papa". (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altri giornali

A consigliare Giuseppe Greco c’era l’anziano Ignazio Ingrassia, detto il boiacane. Tra gli esattori della famiglia di Brancaccio, figurano Gaspare Sanseverino e Giuseppe Caserta (Il Fatto Quotidiano)

Già dall’operazione 'Cupola 2.0' del dicembre 2018 era emersa la figura di di Leandro Greco, giovane nipote dello storico boss di Ciaculli, Michele Greco. I nomi. (Gazzetta del Sud - Edizione Sicilia)

Quest’ultimo è indiziato di essere la mente operativa della famiglia mafiosa, con compiti di promozione ed organizzazione delle attività estorsive e del traffico di stupefacenti. Leandro ne è infatti nipote in linea diretta mentre GRECO Giuseppe è figlio di GRECO Salvatore, detto Il senatore, fratello di Michele. (Filodiretto Monreale)

Per questo motivo il giudice ha deciso il non luogo a procedere, e quindi assolto, Nino Santapaola (detto appunto ‘u Pazzo) dall’accusa di aver minacciato un pubblico ufficiale in servizio presso la casa di reclusione “Opera” di Milano “al fine di costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri”. (Live Sicilia)

E' il quadro che emerge dall'indagine della Direzione distrettuale antimafia di Palermo che ha portato stamattina a sedici arresti eseguiti da polizia e carabinieri. Nel mirino degli inquirenti le famiglie mafiose di Brancaccio e Roccella a Palermo. (TGR – Rai)

– hanno tratto in arresto un giovane 27enne del luogo, poiché ritenuto responsabile di un tentativo di estorsione ai danni di un suo coetaneo. La vittima denunciava, presso la Stazione di Mottola, di essere oggetto […] (Tarantini Time)