La carenza di chipset potrebbe durare ancora due anni

Telefonino.net ECONOMIA

La carenza di chipset sta facendo più danni del previsto. Il CEO di Intel Pat Gelsinger ha avvertito che la carenza globale di chip probabilmente durerà ancora per molto.

Gelsinger ritiene che la carenza sia attualmente al suo massimo storico, ma potrebbe migliorare in modo incrementale con ogni trimestre del prossimo anno.

La dichiarazione è stata rilasciata alla CNBC nella tarda serata di giovedì in vista dei risultati finanziari del terzo trimestre 2021 di Intel. (Telefonino.net)

Ne parlano anche altri giornali

L’unica alternativa – fermo restando che per le prime due servirebbero precisi “accordi di programma” con le autorità locali – sarebbe l’intera fabbrica Stellantis. A partire dalla presenza di imprese che potrebbero attingere alla produzione di Intel, fino al panorama della ricerca applicata in materia (Cronaca Qui)

La stima per l’intero anno fiscale è di 77,7 miliardi di dollari di ricavi Su base non-Gaap il dato scende a 18,1 miliardi di dollari, conservando la stessa percentuale di crescita del 5%. (ictBusiness)

Intel sembra sottovalutata. Dal punto di vista degli investimenti, le azioni Intel vengono scambiate con un entusiasmante rapporto P/E di circa 11,10, rendendolo un’opzione interessante per gli investitori value. (Invezz)

Ma poi la situazione è cambiata: diverse potenze asiatiche hanno deciso di scommettere su questo settore e oggi in Asia orientale è concentrato circa l’80% della produzione mondiale di chip L’anno scorso, gli Stati Uniti hanno annunciato il loro Chips for America Act, pensato per rafforzare la capacità produttiva nazionale e competere meglio con l’industria cinese. (Corriere Quotidiano)

Il fatturato è stato pari a 18,1 miliardi inferiore ai 18,2 miliardi stimati dal consensus per colpa - ha spiegato Intel - del calo delle vendite a causa della carenza di chip. (ilmessaggero.it)

Tempo di lettura: < 1 minuto. Anche Torino è candidata ad ospitare una fabbrica Intel . Almeno per la sua superficie, perché Torino sarebbe sede delle attività “back end”, assieme ad altri sei stabilimenti. (Mole24)