Chi ha ucciso le primarie del Pd?

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

La scarsa partecipazione del popolo del Pd alle primarie di Torino suona come un campanello d’allarme sulle analoghe consultazioni dem che si svolgeranno domenica prossima a Bologna e Roma.

Sarà forse un caso che il Pd è dato tra i 18 e il 20 per cento, il minimo della sua storia?

Il Pd "era" le primarie.

Le primarie erano state la grande novità politica della seconda repubblica, insieme all’elezione diretta dei sindaci e dei presidenti di regione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altre testate

I consiglieri comunali del Partito Democratico – a fronte dell’indagine su Rossella Arquà, ex consigliera comunale ed ex braccio destro di ‘Naomo’ nella Lega autrice delle lettere minatorie indirizzate al vicesindaco – cercano con un’interpellanza di far esprimere il primo cittadino che sulla vicenda è rimasto insolitamente e sorprendentemente silente. (Estense.com)

E di essere una questione tutta interna, autoreferenziale, Covid o non Covid Il Covid, i candidati, l’usura dello strumento primarie: di fattori di giustificazione ce ne sono e ce ne potranno essere tanti, ma la sensazione è che Torino rischia di essere un paradigma della crisi: non dello strumento primarie, ma di come esso è utilizzato, ovvero come prosecuzione della lotta tra correnti con altri mezzi. (L'HuffPost)

A sentire il 'padre' delle primarie, Arturo Parisi, il crollo dell'affluenza a Torino - e i timori per un rischio analogo a Bologna e Roma - non è imputabile al tramonto di uno strumento di partecipazione come quello dei gazebo. (Adnkronos)

Malato da tempo Nicolini ha continuato fino a poche settimane fa a condurre i preparativi in vista dell’avvio della campagna elettorale che in autunno porterà all’elezione del nuovo sindaco di Borgonovo. (Libertà)

Intanto a Torino regna la cupezza nel Pd: ma ci conviene rompete definitivamente con la Appendino e con il mondo grillino? La sfidante di Italia Viva invece è infuriata: «Un'anomalia questo intervento, non s'è mai vista una cosa così in politica». (ilmessaggero.it)

Il nome di Martello quale candidato sindaco è il perno su cui tutti si sono trovati d’accordo».«Abbiamo idee chiare e siamo concentrati su Celeseo, Galta, Tombelle e Vigonovo» spiegano i candidati «senza distrarci da questioni che non riguardano i temi del nostro territorio» (la Nuova di Venezia)