COVID-19 / Lupini (M5S) «Vaccini, non lasciare indietro chi assiste persone con fragilità

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L’Assessore Saltamartini ha risposto precisando che, nel piano della Regione approvato lo scorso 31 dicembre 2020, queste categorie di lavoratori rientrano nelle categorie che saranno vaccinate nella seconda fase di vaccinazioni, in partenza indicativamente a marzo.

«Non ci sono cittadini da vaccinare prima o dopo, ma una strategia, che deve ridurre al minimo il rischio di interruzione dei servizi socio-sanitari. (QDM Notizie)

Su altre fonti

L’intervista. Nessuna defezione dei camici bianchi a quanto pare, “a parte qualche caso che è stato solo rimandato” – precisa Giansante . (L'Aquila Blog)

A seguire Veneto (96,6%), Toscana (95,1%), Sardegna (89,2%), Sicilia (85%), Marche (81,6%), Emilia-Romagna (81,3%), Lazio (76,4%), Provincia Autonoma Trento (74,9%), Abruzzo (73%), Friuli Venezia Giulia (70,1%), Piemonte (69,2%), Liguria (60,4%), Lombardia (54,8%), Puglia (53,7%), Calabria (49,9%), Molise (48,2%), Basilicata (39,8%), Provincia Autonoma Bolzano (31,8%). (Quotidianodiragusa.it)

Ricordo che bisogna fare presto perché il vaccino è un salvavita». «Finalmente con il Decreto del Commissario ad Acta per il Piano di rientro n 8 dell’11 gennaio la Calabria si è dotata del “Piano Vaccinale Regionale anti Covid 19”. (Il Reggino)

In queste ore, intanto, è stata ultimata da parte di Pfizer la consegna della terza fornitura di 40.000 dosi per il Piemonte, che sarà inoculata a partire da oggi, mercoledì 13 gennaio. ono 10.041 le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il Covid comunicate martedì 12 gennaio all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 19). (Cuneocronaca.it)

Le prime dosi infatti andranno, oltre che al personale sanitario, ai cittadini di età compresa tra i 18 e i 59 anni: “Non si tratta solo di economia ma di proteggere le persone, stiamo prendendo di mira coloro che potrebbero diffondere il virus e prima di tutto coloro che probabilmente hanno più possibilità di essere contagiati e di diffondere l’infezione” hanno spiegato le autorità locali. (L'Occhio)

Pur se, per vaccinarsi, non esista il requisito dell'obbligatorietà, "le autorità cantonali e federali - prosegue la nota- lo raccomandano fortemente". Per il momento la possibilità di sottoporsi all'iniezione è riservata agli over 85, fascia d'età maggiormente a rischio e quindi più bisognosa di tutela. (Comolive)