Chico Forti, lo zio: 'E' allo stremo, tragedia senza fine. Basta con i rimpalli di responsabilità'

Tiscali.it INTERNO

"Adesso è tempo che si ponga fine a questo rimpallo di responsabilità - dice senza usare giri di parole -

"Senza questi documenti, che avrebbero dovuto essere spediti da tempo, Chico non può rientrare in Italia - ribadisce adesso lo zio -.

"Sono andato da sette ministri, ogni volta mi dicevano che il caso Chico Forti era una priorità del Governo ma poi finiva tutto nei cassetti.

"Sei mesi di tempo tra l'annuncio del suo trasferimento e l'esecuzione ci sembravano più che sufficienti per superare gli eventuali ostacoli burocratici. (Tiscali.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Contestualmente l’ambasciata italiana a Washington e la Farnesina seguono gli sviluppi del caso" continua la nota "La Lega segue la vicenda ed è a disposizione per dare una mano: bisogna fare di tutto per riportare Chico Forti a casa Parenti e amici hanno aspettato anche troppo. (Corriere dell'Umbria)

"Adesso è tempo che si ponga fine a questo rimpallo di responsabilità - dice senza usare giri di parole - "Senza questi documenti, che avrebbero dovuto essere spediti da tempo, Chico non può rientrare in Italia - ribadisce adesso lo zio -. (Yahoo Notizie)

La Ministra Cartabia continuerà a sollecitare con vigore, in tutte le sedi opportune, l'estradizione in Italia di Enrico Forti». Alessandro Dell'Orto 07 giugno 2021 a. a. a. Il documento che potrebbe finalmente sbloccare il ritorno in Italia di Chico Forti resta introvabile e, anzi, diventa un mistero, ma almeno ora il problema è evidente a tutti. (Liberoquotidiano.it)

Poco prima di Natale dell’anno scorso, il ministero degli Esteri aveva annunciato che il trasferimento in Italia ormai era cosa fatta. Perché Chico Forti non è ancora tornato in Italia? (Today.it)

Intanto dalle pagine del quotidiano Libero la mamma Maria, 93 anni, lancia un nuovo appello: “Non lo vedo dal 2008, ormai non mi resta molto tempo E' sempre stato un combattente, ma a tutto c'è un limite. (Alto Adige)

Lo sottolinea il ministero della Giustizia in un nota inviata ieri a Libero, che oggi la pubblica in un articolo sul caso del trentino Chico Forti. Il Ministero della Giustizia non ha quindi ricevuto alcun faldone, né documento utile all'estradizione del cittadino italiano, condannato per omicidio nel 2000». (Trentino)