Crisi energetica e rincaro bollette: come ci siamo arrivati, chi ci guadagna e come uscirne

Valigia Blu ECONOMIA

Le solite note. Già, chi si è avvantaggiato finora dell’aumento vertiginoso dei prezzi del gas e dell’energia elettrica?

La stessa Arera, poi, parlava degli aumenti dei “permessi di emissioni di Co 2 ” come concausa dell’aumento delle bollette.

Ciò avviene, o dovrebbe avvenire, perché ogni impianto di generazione di energia elettrica possiede un suo coefficiente di emissione di CO 2 per ogni kilowattora prodotto. (Valigia Blu)

Se ne è parlato anche su altri media

Il costo dell’energia per le imprese nel 2019 è stato di 8 mld, nel 2021 di 20 mld. Peccato che l’Italia sia circondata da centrali nucleari. (L'Adige di Verona)

Urge velocizzare la svolta energetica (non si può più parlare di transizione) verso la generazione distribuita e rinnovabile” scrive Italia Solare. Un provvedimento del genere avrebbe senso se e solo se tutti gli attori della filiera energetica accettassero dei limiti ai propri guadagni. (Il Fatto Quotidiano)

Per dare un’idea spannometrica dell’operazione, un impianto eolico che fosse in grado di coprire i consumi elettrici totali della Repubblica potrebbe costare un centinaio di milioni di euro Con ogni evidenza non sarebbe bene prevedere la creazione di nuovo debito solo per coprire spese correnti, è necessario investire. (Libertas San Marino)

L’efficienza è il rapporto tra l’energia prodotta e quella che serve per produrla. Esempi di efficientamento energetico molto semplici sono ad esempio gli interventi di relamping, ovvero il cambio del sistema di illuminazione con uno più moderno, efficiente e a basso consumo. (Il Riformista)

30 milioni di euro sono una cifra considerevole per le nostre finanze, sicuramente rappresentano l’aumento di spesa più alto di tutto il bilancio annuale dello stato. Ciò mi induce a rafforzare la proposta su un investimento ormai indispensabile per la Repubblica, quello sulla produzione da energie rinnovabili. (San Marino Rtv)

L'aumento dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali, iniziato dagli ultimi mesi del 2020, è ampio e diffuso. A questi rincari si è sommato lo scorso anno il balzo del costo dei trasporti marittimi, anche questo piuttosto persistente. (Federvini)