No green pass, dire che a Roma erano tutti fascisti è il più grande regalo che possiamo fare ai fascisti

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Di volta in volta mobilitati da una questione che faccia da attivatore e condensatore di tante esperienze, rabbie, sentimenti, esigenze diverse.

E se continueremo ad affrontarlo chiamandoli tutti fascisti, beh allora fascisti lo diventeranno tutti

Dei tanti giornalisti ieri nelle piazze, nessuno si è peritato di fare qualche intervista, chiedere opinioni, sentire motivazioni.

Questa domanda ce la dobbiamo porre, perché dire che erano tutti fascisti è il più grande regalo che possiamo fare ai fascisti, è proprio ciò che Fiore vuole, il motivo per cui si infiltra in questi e altri movimenti. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Sul primo punto, il green pass può aiutare, come incentivo alla vaccinazione. In molti concordano sul fatto che l’allargamento dell’utilizzo del green pass sia stato utilizzato dal governo come surrogato dell’obbligo vaccinale, non potendo (volendo?) (Fanpage.it)

E il tutto il nome di una sicurezza sanitaria che non esiste, perché altrimenti bisognerebbe incentivare di più i tamponi rispetto al green pass. Tra pro e No Green Pass, infatti, anche tra i cittadini c’è chi ha preso forti e decise posizioni. (StrettoWeb)

In molti sono stati portati in ufficio, fra loro anche il leader romano di Fn Giuliano Castellino, già sorvegliato speciale. L’allarme dell’ambasciata americana risuona in via Veneto mentre qualche decina di metri più avanti la polizia risponde con raffiche di lacrimogeni alle bombe carta dei no green pass. (Corriere della Sera)

I nomi sui muri, nell'ordine, sono quelli di Giuliano Castellino, Fabio Corradetti Castellino, Luigi Aronica, Roberto Fiore e Pamela Testa. Leggi anche > No Green pass, Roma trema. (leggo.it)

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