Draghi: “Non ho una data per le riaperture”. E sui vaccini: “Con che coscienza un giovane salta le liste?”- LA DIRETTA

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Sul fronte delle riaperture, anche alla luce dell’incontro avuto con il leader della lega Matteo Salvini, Draghi ha spiegato che “è normale chiedere le riaperture” che sono anche “la migliore forma di sostegno all’economia.

Su AstraZeneca “la prima cosa da seguire sono le linee guida espresse da ministro Speranza e dal Cts.

“Ma con quale coscienza un giovane e la gente salta la lista sapendo che lascia esposti al rischio persone fragili. (LaPresse)

Ne parlano anche altre testate

Abbiamo sempre detto – e lo ribadiamo – che non sono tollerabili chiusure ideologiche che rischiano di rovinare milioni di famiglie e di attività. Si tratta di messaggi che trovano terreno fertile in un paese prostrato da un anno di emergenza covid” (Imola Oggi)

Tra i testimonial della propaganda del Salvini d’opposizione c’era il ristoratore pesarese Umberto Carriera, controverso promotore della campagna “io apro”, che invita a disubbidire a Dpcm e ordinanze per tenere aperti i locali degli […] Era fatale che il balletto della pandemia di Matteo Salvini (aprire! (Il Fatto Quotidiano)

Durante il colloquio sono stati affrontati temi legati alla situazione economica del Paese. Roma, 9 apr. (LaPresse)

Lo ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo l’incontro col segretario del Pd Enrico Letta. (LaPresse) “Abbiamo fatto tutti una scelta d’amore per l’Italia, quindi la politica e i partiti vengono dopo. (LaPresse)

Così il segretario del PD Enrico Letta dopo l’incontro con Matteo Salvini. (LaPresse) “Con la Lega andremo alle elezioni su fronti contrapposti, ma in questo momento sosteniamo il governo Draghi, tifiamo per il successo del governo Draghi e, quindi, lavoriamo insieme per il successo del governo Draghi, per far uscire l’Italia dalla pandemia, per far sì che le vaccinazioni avvengano e ci sia il successo della ripresa economica che tutti auspichiamo”. (LaPresse)

L’attualità comunque impone di marciare compatti e, “nonostante Lega e Pd abbiano storie, tradizioni e idee differenti su tanti fronti”, questo non è il momento di dividersi. C’è questo alla base della ‘tregua’ siglata da Enrico Letta e Matteo Salvini, faccia a faccia per oltre un’ora negli uffici dell’Arel, dove il segretario del Pd è di casa. (LaPresse)