I dazi di Trump colpiscono anche Barbie: Mattel alza i prezzi

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Mattel, che produce il 20% dei suoi beni venduti negli Stati Uniti nel gigante asiatico, ha dichiarato nella presentazione dei risultati del primo trimestre di voler ridurre tale percentuale a meno del 15% entro il 2026. Ha inoltre annunciato la sospensione delle previsioni finanziarie per l'anno, a causa dell'incertezza sulle politiche commerciali e tariffarie. (Corriere del Ticino)
Su altre fonti
Meno Barbie (e più costose) per le bambine americane: è uno degli effetti collaterali dei dazi contro la Cina che hanno costretto Mattel, il colosso statunitense di giocattoli, a sospendere le sue previsioni finanziarie per l’intero anno a causa dei drastici aumenti in dogana e ad annunciare aumenti dei prezzi di alcuni prodotti. (OglioPoNews)
Caso diverso per quanto riguarda hardware, console e altri tipi di oggetti: tutti quelli prodotti in Cina potranno subire delle rimodulazioni, e nel comunicato vengono anche specificati i casi in cui a questi vengono applicati anche ulteriori dazi legati alle dogane, ma in generale il rivenditore sembra fiducioso sul mantenimento della situazione attuale per quanto riguarda i giochi. (Multiplayer)

Mattel, celebre per marchi come Barbie, Hot Wheels, le carte da gioco Uno (e non solo) ha annunciato un aumento dei prezzi per alcuni prodotti venduti negli Stati Uniti. La decisione è una risposta diretta ai nuovi dazi imposti sulle importazioni dalla Cina, che rappresentano una parte significativa della produzione di giocattoli destinati al mercato americano. (Leggo.it)
Ci saranno meno Barbie e costeranno di più: questo l’effetto sulla bambola più amata, nel mercato degli Stati Uniti, per l’effetto dei dazi dell’amministrazione Trump contro la Cina. Mattel attualmente, come altre realtà aziendali, ha sospeso le sue previsioni finanziarie per l’intero anno. (Open)