Donald Trump e la retromarcia su Gaza. Gli Usa non finanzieranno la ricostruzione e nessun militare sarà inviato sulla Striscia

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Le precisazioni della portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. «Quella del presidente è una proposta fuori dagli schemi, il cui obiettivo è una pace duratura e per tutti in Medio Oriente» «I contribuenti americani non finanzieranno la ricostruzione di Gaza». Lo ha detto chiaro e tondo la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, sottolineando che Donald Trump sta negoziando con i partner della regione per questo scopo. (Open)

Su altri media

Il Ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato che il piano del tycoon di "deportare i palestinesi" e mandarli nei paesi vicini è "scioccante" e ha lo scopo di "annientare completamente la Palestina", continuando "il piano del regime di Israele". (Il Giornale d'Italia)

Bisogna trovare un'altra soluzione - ed è quello che sta cercando di fare il presidente Trump”, ha dichiarato. “Gaza nella sua forma precedente non ha futuro. (Sky Tg24 )

"Il piano per sgomberare Gaza e spostare con la forza il popolo palestinese nei paesi vicini - afferma il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baqaei - è considerato una continuazione del piano mirato del regime di Israele di annientare completamente la nazione palestinese, ed è categoricamente respinto e condannato". (Tiscali Notizie)

Anche il re di Giordania, Abdallah II, ha respinto "qualsiasi tentativo" di prendere il controllo dei territori palestinesi e di sfollare la sua popolazione, in riferimento alla proposta lanciata da Donald Trump su Gaza (Tiscali Notizie)

PUBBLICITÀ La proposta di Donald Trump di "prendere il controllo" di Gaza e sfollare 1,8 milioni di palestinesi per trasformare l'enclave devastata nella "Riviera del Medio Oriente" è stata accolta con forti critiche. (Euronews Italiano)

Ci siamo svegliati con il suono di parole terrificanti, impensabili da ascoltare nel XXI secolo: per Trump gli Stati Uniti dovrebbero prendere il controllo di Gaza e noi - palestinesi – dovremmo andarcene. (la Repubblica)