Ancora un'altra tassa, il 2025 parte malissimo: bisogna pagare entro il 16 gennaio | Segna in rosso questa data

Ancora un'altra tassa, il 2025 parte malissimo: bisogna pagare entro il 16 gennaio | Segna in rosso questa data
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Finance CuE ECONOMIA

Arriva ancora un’altra tassa con l’arrivo dell’anno nuovo. Dovrai pagarla entro il 16 gennaio. Segna in rosso queste date: sono importanti. Il primo mese del 2025 porta con sé una serie di importanti scadenze fiscali. Tra i principali appuntamenti spicca il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi per le “partite IVA minori”, ovvero quei contribuenti che hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro nel periodo d’imposta precedente. (Finance CuE)

La notizia riportata su altre testate

155/2024 al comma 1 ha rinviato al 16 gennaio il versamento dell’acconto 2024 delle imposte sui redditi, con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi INAIL. 7-quater del D. (MySolution)

Lo «scadenzario» dell’Agenzia delle entrate a gennaio prevede 72 adempimenti così ripartiti: 54 versamenti, 12 comunicazioni e 6 dichiarazioni (tra cui il modulo «di non detenzione» del televisore per non pagare il canone Rai). (La Stampa)

Dall’IRPEF, fino alla flat tax per i forfettari, il 16 gennaio è in calendario la scadenza per imprese e lavoratori autonomi con ricavi o compensi, relativi al 2023, non superiori a 170.000 euro. Si tratta dell’appuntamento previsto in sede di conversione del DL Fiscale 2025, per effetto della misura che ha consentito ai contribuenti di minori dimensioni di rinviare il pagamento dell’acconto di novembre. (Tiscali Notizie)

Secondo acconto modello Redditi: versamento entro il 16 gennaio, ma solo per pochi

Dopo il rinvio disposto dal collegato fiscale (articolo 7-quater, Dl n. (FiscoOggi)

Fra gli argomenti trattati questa settimana segnaliamo: IVA, F24, codici tributo, adempimento collaborativo. (MySolution)

Il versamento va fatto in unica soluzione o suddiviso in cinque rate mensili. Infatti, è possibile effettuare il versamento entro il 16 gennaio 2025, ma solo per le persone fisiche titolari di partita IVA che nel 2023 hanno dichiarato ricavi e compensi non superiori a 170.000 euro. (Ipsoa)