Musumeci alza l'asticella: «Troppi assembramenti, la zona arancione non basta più»

La Sicilia INTERNO

C'è stata una recrudescenza del fenomeno a causa dell’indisciplina collettiva nel periodo festivo, continueremo a pagarne le conseguenze anche nei prossimi 8-10 giorni».

«Sono d’accordo col ministro Speranza, c'è molta preoccupazione.

«Solo ieri in Sicilia - ha ricordato - sono stati registrati 1913 nuovi contagi, oltre ai 40 decessi che sono una sconfitta per tutti.

Nonostante la zona arancione continuiamo a registrare assembramenti. (La Sicilia)

Ne parlano anche altre fonti

L’allarme per la crescita dei contagi da coronavirus in Sicilia arriva «da tre grandi aree urbane: Palermo, Catania e Messina». «A causa dell’indisciplina» di diversi cittadini, ha aggiunto Musumeci, «continueremo a pagarne le conseguenze nei prossimi 8-10 giorni». (Giornale di Sicilia)

I gestori dei servizi idrici integrati del territorio non sono obbligati a dare una mano e hanno aderito al progetto solo su base volontaria. (RagusaNews)

Sono oltre 70 le famiglie che si sono unite nella protesta contro l’ordinanza n°5 del Presidente Nello Musumeci che lo scorso 8 gennaio impediva il ritorno alla scuola in presenza di migliaia di bambini siciliani. (95047)

Nelle prossime ore adotteremo misure ancora più penalizzanti per gli indisciplinati . Si è ripresentato il fenomeno dell’assembramento, crediamo nelle prossime ore di potere adottare misure più stringenti». (95047)

“Così dopo esserci consultati con i nostri legali abbiamo deciso di procedere facendo quello che sappiamo fare meglio: rete”, prosegue Barbara Privitera. Il presidente Musumeci mentre si bea dei sondaggi che gli confermerebbero l’apprezzamento delle sue misure non ascolta il grido di dolore di migliaia di famiglie siciliane alle prese con la didattica a distanza. (CataniaToday)

Nel corso del cordiale colloquio, presente anche il segretario generale Maria Mattarella, durato quasi un'ora, Musumeci ha espresso «la più sincera gratitudine per la passione e l'impegno profuso» da Sammartino durante la sua attività in Sicilia, dapprima come Commissario dello Stato per la Regione Siciliana e, successivamente, alla guida della prefettura etnea. (La Sicilia)