Jake La Furia

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Questi Mc fanno le marche per comprarsi borse e scarpe, Questa non è Ibiza, la passi nella bocca e ti anestetizza Ma tutta questa bianca sappiate che non mi incanta Ho fatto il coca rap prima dei rapper ad Atlanta Jake La Furia torna al nome degli esordi, quello dei tag da writer, per intitolare questo “Fame”, prodotto interamente da Night Skinny e suo quarto album da solista se includiamo anche il collaborativo “17” (2020; con Emis Killa), peraltro (forse) il migliore. (Onda Rock)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il problema è che i rapper non vanno mai a Sanremo a rappare, ci vanno in versione edulcorata, rinunciando al loro lato più duro, probabilmente perché non vogliono polemiche e rotture di scatole ancor prima di essere lì». (Corriere della Sera)

Il tutto passato sotto le sapienti mani del producer Night Skinny. Non mancano le collaborazioni e quindi ecco Guè, Rkomi, Rose Villain, Artie 5ive, Kid Yugi, Nerissima Serpe, Ernia, Noyz Narcos, Tony Boy, Papa V, anice, Bresh e Alborosie. (Il Fatto Quotidiano)

Per questo progetto ha deciso di affidare i beat alle mani magistrali di uno dei producer tra i più apprezzati e stimati in circolazione: Night skinny. Il disco è il nuovo manifesto di uno degli artisti dell'olimpo del rap nazionale, che ha scelto, per un ritorno in grande stile, di utilizzare il nome con il quale ha iniziato a muovere i primi passi all'inizio della sua carriera. (Tiscali)

Jake La Furia “contro” Carlo Conti: «A Sanremo non c'è il grande rap. Emis Killa? Ha fatto bene a ritirarsi per non subire il fuoco di fila di domande»

L'album è un omaggio alle origini e al rap old school, ma rappresenta al contempo la sua "esigenza ancora intatta di raccontare in modo onesto e crudo la società in cui viviamo". (Rockit)

Presentando il progetto, come riporta il Corriere della Sera, finisce a parlare di S… (L'HuffPost)

La differenza nella vita di Jake La Furia l'ha sempre fatta la fame. «La fame di cibo, la mia stazza lo rivela, ma anche la fame di successo che mi ha spinto fino a qui». E lo fa a modo suo. (ilmessaggero.it)