Reggio - Tentato omicidio di Giorgio Benestare: due arresti

CityNow INTERNO

Quando il BENESTARE stava percorrendo la via Croce Cimitero (strada isolata e priva di marciapiede), gli indagati, a bordo del FIAT Doblò, hanno accelerato ed investito dolosamente la vittima.

- dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di 2 soggetti reggini, entrambi trentunenni, ritenuti entrambi responsabili di tentato omicidio, ricettazione e danneggiamento a mezzo incendio, tutti aggravati dalla circostanza dell’agevolazione mafiosa. (CityNow)

Su altre testate

La ricostruzione fatta dagli investigatori ha accertato che l’incidente doloso di Giorgio Benestare è stato il risultato di un piano preordinato e programmato nel tempo, finalizzato ad attentare alla vita del 61enne. (ReggioToday)

La vittima, dopo essersi divincolata, è riuscita a fuggire, scendendo velocemente le scale e ritrovandosi in strada. Lì ha chiamato il 113 che immediatamente ha inviato due volanti in via Bologna, nel quartiere San Leonardo. (La Repubblica)

All’apparenza era sembrato un incidente stradale ma dalle indagini è stato accertato che si trattava di un tentato omicidio, programmato da tempo. Molinetti e Geria sono rispettivamente figlio e uomo di fiducia del boss Gino Molinetti, arrestato nell’operazione “Malefix”. (Soverato Web)

Altri due feriti. Il fatto è avvenuto in un appartamento alla prima periferia della città dove l’indagato era assieme ad altri connazionali. Ha gettato sul volto dell’olio incandescente a un conoscente e poi l’ha selvaggiamente picchiato: per questo un uomo originario del Centro Africa, irregolare in Italia, è stato arrestato per tentato omicidio dalla polizia di Treviso. (Corriere della Sera)

Quello che, in apparenza, sembrava un semplice incidente stradale, si è invece rivelato un tentato omicidio, programmato da tempo. Nelle immediate vicinanze sono state rinvenute le targhe (anteriore e posteriore) del Fiat Doblò che, sebbene annerite, erano comunque visibili (Zoom24.it)

per il reato di tentato omicidio Così, gli agenti - dopo aver ricostruito minuziosamente la dinamica dei fatti e dopo aver condotto entrambi i soggetti in Pronto Soccorso – hanno proceduto con l’arresto dell’aggressore, deferendolo all’A. (Questure sul web)