Congo, morti l'ambasciatore italiano Luca Attanasio e un carabiniere di 30 anni. L'attacco era «un tentativo di rapimento»

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Orrore nella Repubblica Democratica del Congo dove l'ambasciatore italiano Luca Attanasio e un carabiniere sono morti in un attacco ai danni di un convoglio delle Nazioni Unite in cui si trovava lo stesso ambasciatore.

Come confermato dalla Farnesina, sono rimasti uccisi l'ambasciatore italiano Luca Attanasio ed un carabiniere.

È questo l'obiettivo della Monusco, la missione di peacekeeping delle Nazioni Unite nel Paese africano, un cui convoglio oggi è finito sotto attacco nell'est. (Leggo.it)

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Prestava servizio in Friuli dal 2016. Non sono ancora note le circostanze di questo brutale attacco e nessuno sforzo verrà risparmiato per fare luce su quanto accaduto (UdineToday)

L’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo Luca Attanasio, rimasto ucciso in un attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite nell’est del Paese, era nato a Saronno (Varese) il 23 maggio 1977. (Il Fatto Quotidiano)

Cordoglio per l'uccisione dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio e di un carabiniere. “Stiamo attivando tutte le istituzioni competenti per arrivare il prima possibile alla verità su questo vile attacco che hanno subito questi nostri due servitori dello Stato che hanno perso la vita”. (LaPresse)

Il video amatoriale sarebbe stato girato nei momenti successivi all'agguato. Su Twitter girano immagini che illustrerebbero i momenti successivi all’attacco alle due auto su cui viaggiavano l’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, morti con l’autista lunedì 22 febbraio. (LaPresse)

(LaPresse) – “Dolore e tristezza” sono gli stati d’animo espressi dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a nome di tutta la Giunta, dopo aver appreso la notizia della morte dell’ambasciatore Luca Attanasio, nativo di Saronno, in provincia di Varese, e del carabiniere Vittorio Iacovacci. (LaPresse)

Chi lo conosceva bene ne parla come di una persona carica di entusiasmo e completamente dedita al lavoro. Li seguiva facendo squadra con gli italiani sul luogo, credeva molto in una presenza unita di imprenditori, volontari, attivisti, missionari. (LaPresse)