Jabil, la multinazionale Usa che licenzia al tempo del Covid. Sciopero ad oltranza in Campania

la Repubblica INTERNO

Magari sarà perché, come tutti gli operai del mondo, i 190 di Marcianise sentono l'azienda anche un po’ loro.

E la data del 25 maggio coincide con la fine del periodo di Cassa integrazione Covid chiesto dall’azienda: “Ci si rende conto?

Verrebbe da parafrasare Humphrey Bogart se non fosse che quando in ballo c’è il lavoro, la dignità delle persone, non è proprio il caso di ironizzare.

Un atteggiamento irresponsabile da parte della società americana”, tuona Rocco Palombella che è il leader dei metalmeccanici della Uil, mentre davanti ai cancelli si forma un presidio spontaneo e Fim, Fiom, Uilm proclamano lo sciopero a oltranza. (la Repubblica)

Su altri media

Jabil - aggiunge l'azienda - ha reso inoltre disponibili significative risorse economiche sia per i dipendenti, come incentivi all'esodo, sia per le aziende che assumeranno i dipendenti di Jabil, a supporto dei loro business plan. (La Repubblica)

“Le lettere di licenziamento inviate dalla Jabil sono illegittime. E gli ammortizzatori sociali saranno strettamente legati a politiche di attive di formazione”. (La Stampa)

Published on May 23, 2020. "Non ci aspettavamo questa decisione, in pieno Covid". Una delle operaie di Marcianise racconta il dramma di chi si trova a perdere il lavoro. (La Repubblica)

Per approfondire:. ● Jabil rileva l’ex stabilimento Ericsson di Marcianise. ● Al Mise 158 crisi ma il rilancio non decolla (Il Sole 24 ORE)

Jabil - aggiunge l’azienda - ha reso inoltre disponibili significative risorse economiche sia per i dipendenti, come incentivi all’esodo, sia per le aziende che assumeranno i dipendenti di Jabil, a supporto dei loro business plan. (Corriere della Sera)

"Invece ci hanno comunicato che i vertici Usa vogliono licenziare nonostante il provvedimento lo vieti". “Licenziare 190 lavoratori durante una pandemia è una decisione intollerabile e illegale“, scrivono Fim, Fiom, Uilm e Failms in un comunicato unitario. (Il Fatto Quotidiano)