Papa Leone XIV ha scelto stemma e motto: ecco cosa rappresentano – La foto

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«In Illo uno unum», è la frase tratta da un sermone di Sant'Agostino e scelta dal Pontefice Prevost. Cosa significa Sono stati resi pubblici oggi, 10 maggio, lo stemma e il motto ufficiale di Papa Leone XIV. Il nuovo emblema papale, fortemente radicato nella spiritualità agostiniana, conferma simboli già adottati dal Papa durante la sua consacrazione episcopale. Lo stemma si presenta con uno scudo diviso diagonalmente: nella parte superiore, su sfondo azzurro, c’è un giglio bianco, mentre in quella inferiore, su sfondo chiaro, è rappresentato un cuore trafitto da una freccia poggiato su un libro chiuso, simbolo che richiama l’Ordine di Sant’Agostino e, in particolare, la celebre esperienza della conversione del santo. (Open)
Ne parlano anche altri giornali
Prevedere l’elezione del nuovo Papa ancora non gli è riuscito, ma indovinare il nome che avrebbe scelto Robert Francis Prevost, successore di Jorge Bergoglio come nuovo pontefice della Chiesa cattolica, quello Vincenzo Agostini è riuscito a farlo. (Corriere del Veneto)
Decine di giornalisti varcano il cancello armati di telecamere, microfoni, registratori e taccuini alla ricerca di un Agostiniano a cui rivolgere qualche domanda per conoscere di più di Robert Francis Prevost, da giovedì sera Papa Leone XIV. (SIR - Servizio Informazione Religiosa)
CITTA’ DEL VATICANO – La "preziosa eredità" di Francesco e la "piena adesione" al Concilio vaticano II; la scelta del nome Leone XIV ispirata da Leone XIII, che, con l’enciclica Rerum Novarum, compendiò la dottrina sociale della Chiesa, attuale oggi “per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale“; il ringraziamento ai cardinali per la loro collaborazione, che “mi è di grande conforto nell'accettare un giogo chiaramente di gran lunga superiore alle mie forze, come a quelle di chiunque”. (la Repubblica)

I porporati escono uno dopo l’altro dalla sala del Sin… Il cardinale pakistano conferma ad HuffPost il retroscena sull’elezione di Papa Leone XIV. (HuffPost Italia)
«La Sua Diocesi già lo ama perché sa che Dio Lo ha scelto dall’eternità per compiere l’umile e prezioso servizio di essere il “dolceCristo in terra”; Lo ama come Pastore perché sa che attraverso il suo magistero condurrà tutta la Chiesa a partire da quella di Roma che presiede nella carità e nella comunione; Lo ama perché è desiderosa di camminare con Lui per le strade polverose e impervie di questo tempo, pieno di sfide e contraddizioni, ma sempre ricco delle sorprese di Dio. (DIOCESI DI ROMA)
Bene lo hanno mostrato gli esempi di tanti miei predecessori, da ultimo quello di Papa Francesco stesso, con la sua piena dedizione al servizio e la sobria essenzialità nella vita, di abbandono in Dio nel tempo della missione e di serena fiducia nel momento del ritorno alla Casa del Padre». (Corriere Roma)