Uomo uccide la compagna e tenta il suicidio: le ha tagliato la gola con un taglierino

Il Fatto Vesuviano INTERNO

Stando alle primissime informazioni, un uomo di 75 anni ha ucciso la compagna, con la quale conviveva da tempo.

Sul posto dell’aggressione sono subito arrivate le pattuglie della compagnia dei carabinieri di Manduria

Dopo il delitto, l’anziano ha tentato il suicidio.

Ha assassinato la compagna e poi ha cercato di togliersi la vita.

La vittima, una donna di settant’anni, sarebbe stata aggredita e assassinata con un fendente alla gola. (Il Fatto Vesuviano)

Ne parlano anche altri media

La gara si accende proprio a pochi istanti dall'intervallo, quando Tongya trova la fiammata che porta avanti gli azzurrini. Nella ripresa il Portogallo è rimasto subito in 10 per l'espulsione di André Amaro, mettendo in difficoltà gli azzurri nella ricerca dello spazio. (Rai Sport)

Lui, ex imprenditore, titolare di una impresa edile con discreti successi intorno agli anni Ottanta; lei pensionata ed ex titolare di una lavanderia sempre a Manduria. Agli inizi degli anni Novanta venne poi accusato di reati di mafia contro cui si è sempre dichiarato innocente dicendosi vittima di un errore giudiziario. (La Voce di Manduria)

L’arma del delitto, opportunamente repertata è stata posta in sequestro. Al termine del folle gesto l’uomo, con la stessa arma usata per commettere l'omicidio, si era autoinferto vari tagli agli arti superiori ed al collo, senza tuttavia procurarsi gravi lesioni. (La Voce di Manduria)

Per la donna, invece, non c’era più nulla da fare: inutili tutti i tentativi di rianimarla da parte del personale del 118. Il suo compagno – fanno sapere i carabinieri – risulta «pluripregiudicato per rapina, estorsione e reati associativi e, in passato, già sorvegliato speciale (La Stampa)

Ancora un altro femminicidio: è accaduto a Manduria, al culmine di una lite domestica culminata in tragedia. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a risalire al possibile movente e all’esatta dinamica dell’accaduto (LecceSette)

Non un semplice numero, ma una donna in carne e ossa, Giuseppa Loredana Dinoi, morta per mano del suo compagno. In queste situazioni ci chiediamo: se Giuseppa Loredana si fosse rivolta ad un centro antiviolenza, se si fosse rivolta alle forze dell’ordine o ai servizi, sarebbe ancora viva? (La Voce di Manduria)