Ucraina, il 20% del territorio è controllato dai russi. Dal Donbas a Kharkiv, cosa rischia di perdere Kiev?

Ucraina, il 20% del territorio è controllato dai russi. Dal Donbas a Kharkiv, cosa rischia di perdere Kiev?
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ilmessaggero.it ESTERI

La guerra in Ucraina si gioca ormai non solo sul campo di battaglia, ma anche ai tavoli della diplomazia. E se i cannoni parlano con il fuoco, i negoziatori misurano le parole con il righello della strategia. Martedì 11 marzo, a Riad, Ucraina e Stati Uniti si siederanno attorno a un tavolo per discutere la pace, ma non sarà un pranzo di gala. L'incontro arriva dopo settimane di tensioni tra Kiev e Washington, con la Casa Bianca sempre meno incline a sostenere a oltranza la resistenza ucraina. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

La tua fede è cieca, sei un esaltato. L’Europa pare stia sprofondando in un delirio bellicista senza precedenti. Negli ultimi tre anni il sostegno all’Ucraina si è sistematicamente tradotto in una intollente ed isterica avversione per ogni pensiero contrario al mantra ripetuto da tutti i media dominanti: tutti i torti stanno da una parte, “c’è un aggressore e un aggredito” (curiosamente diventato poco popolare quando si parla dei palestinesi), invocare la pace è sbagliato e vile, e la sola soluzione per il conflitto è una vittoria militare di Kiev tramite un massiccio sostegno di invio di armi. (La Fionda)

Winston Churchill disse che gli uomini a volte inciampano nella verità, ma la maggior parte di essi si rialza e se ne va in fretta come se nulla fosse mai accaduto. (L'Opinione)

Il Pil della Russia e dell’Ucraina dopo tre anni di guerra A tre anni dall’invasione russa dell’Ucraina, quanto è costata la guerra? Quali sono state le conseguenze? E chi ne ha pagato il prezzo? (Valori.it)

La "non vittoria" e il suo prezzo

Accanto a essi un disco dal vivo e uno di remix, e tanti singoli. Un fenomeno abbastanza interessante, considerato che l’artista ha realizzato solo tre dischi finora: Dua Lipa, che è il disco d’esordio del 2017, Future Nostalgia del 2020 e Radical Optimism che è del 2024. (DireDonna)

In un contesto geopolitico sempre più teso, la necessità di una soluzione diplomatica dovrebbe essere prioritaria per tutti, ma soprattutto per chi subisce direttamente le conseguenze del conflitto. La recente visita di Zelensky ha sollevato più domande che risposte, mettendo in evidenza un atteggiamento che sembra lontano dall’aprire spiragli concreti per un negoziato. (LaC news24)

Per anni, se non decenni, la Russia si troverà a pagare il conto di questa "non vittoria" ben più di quanto l'abbiano fatto i Paesi europei che hanno direttamente e indirettamente sostenuto la resistenza ucraina (il Giornale)