Burioni: “Se volete preoccuparvi per le varianti, fatelo perché non le cerchiamo"

È una delle prestazioni peggiori al mondo.

“Se volete preoccuparvi per le varianti ecco un concreto motivo: non le cerchiamo, così come non cercavamo il virus il febbraio scorso”: sono le parole del virologo Roberto Burioni su Twitter.

Al confronto, il Regno Unito sequenzia quasi 40 volte più campioni, con un tempo medio di caricamento pari a 21 giorni”

Lo scienziato cita un estratto di un articolo pubblicato su Nature Italy, in cui si legge: “L’Italia sequenzia attualmente 1,3 campioni di virus ogni 1000, e impiega un tempo medio di circa due mesi per caricare i dati in archivi pubblici come Gisaid. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altre testate

“Con piacere”, scrive il docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, “annuncio che mia mamma Elvira, anni 91 a maggio e qualche acciacco dovuto all’età, si è vaccinata con la prima dose contro Covid-19 due giorni fa. (Il Fatto Quotidiano)

Ad oggi, secondo i nostri studi, non è possibile affermare che la variante inglese sia più letale”. Ad oggi il nostro paese ha una media inferiore alla Romania, alla Slovenia e alla Danimarca, tanto per non citare le inavvicinabili Israele e Regno Unito (Corriere dell'Umbria)

Come non cercavamo il virus lo scorso anno” Di. “Se volete preoccuparvi per le varianti ecco un concreto motivo: non le cerchiamo, così come non cercavamo il virus il febbraio scorso”. Così il virologo Roberto Burioni su Twitter, dove riporta un estratto di Nature Italy. (Orizzonte Scuola)

Il virologo Roberto Burioni ha annunciato su Twitter che la mamma di 91 anni ha ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid a Cattolica, in Romagna. Nessun effetto collaterale, se non la felicità del figlio». (RagusaNews)

Nessun effetto collaterale, se non la felicità del figlio" Nessun effetto collaterale ma solo tanta gioia: "Con piacere annuncio che mia mamma Elvira, anni 91 a maggio e qualche acciacco dovuto all'età, si è vaccinata con la prima dose contro COVID-19 due giorni fa. (Corriere dello Sport.it)

Né altrimenti è tollerabile il diffuso allarmismo che costoro hanno veicolato a più non posso nel Paese, anche oltre il primo lockdown Se c’è un lockdown da fare, il solo che urge da tempo, è al cervello già bloccato dei virologi superstars che inneggiano all’immobilismo totale. (Imola Oggi)