Baby Gang a processo per diffamazione: gli insulti social alla giornalista di Mediaset e il numero di cellulare pubblicato online

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Il rapper è accusato anche di «violazione della privacy e istigazione a delinquere». Tre anni fa, dopo un servizio televisivo, avrebbe incitato i propri followers contro una giornalista Avrebbe insultato sui social media una giornalista dopo un servizio televisivo, pubblicando il suo numero di cellulare e chiedendo a tutti i suoi follower di contattarla personalmente e insultarla. Ancora guai per il rapper Baby Gang, a processo a Milano per «diffamazione, violazione del codice della privacy e istigazione a delinquere». (Open)
La notizia riportata su altri giornali
Altri guai giudiziari per Baby Gang, al … (la Repubblica)
Nella notte del 4 maggio scorso, personale della Polizia di Stato della Questura di Lecco, in raccordo operativo con quello della Questura di Catania, ha dato esecuzione, in località Calolziocorte (LC) ad un decreto di perquisizione e sequestro emesso da questa Procura Distrettuale della Repubblica, nei confronti del rapper Mouhib Zaccaria, 24 anni, in arte “Baby Gang”, indagato per il delitto di cui all’art. (Gazzettino online)
Al centro delle indagini una videochiamata con il detenuto rapper Niko Pandetta. La Polizia di Stato ha eseguito un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti del rapper Baby Gang, indagato per aver violato le prescrizioni della sorveglianza speciale durante un concerto a Catania. (Il Messaggero)

Agenti della squadra mobile della questura di Lecco, in raccordo con quelli di Catania, hanno eseguito a Calolziocorte (Lecco) un decreto di perquisizione e hanno sequestrato lo smartphone dell’artista che nei prossimi giorni verrà sottoposto ad accertamenti forensi. (lasiciliaweb)
Come riporta l’Ansa, “la Procura di Catania ha indagato Baby Gang per concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’avere favorito la mafia, e per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli impediva di essere presente nel capoluogo etneo”. (Billboard Italia)
La Procura di Catania ha indagato il trapper Zaccaria Mouhib, 24 anni, in arte Baby Gang, con centinaia di migliaia di follower, ai vertici delle classifiche e protagonista delle cronache giudiziarie negli ultimi anni, per concorso nell’accesso indebito a dispositivi idonei allacomunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’avere favorito la mafia, e per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale. (Giornale di Sicilia)