Perché le donne vittime di violenza non vengono tutelate dalla giustizia

Today INTERNO

Dagli anni ’80 ad oggi, la giustizia è andata avanti nella difesa delle donne vittime di violenza.

Siamo passati dall’abrogazione delle disposizioni sul delitto d'onore nel 1981 al Codice rosso di oggi.

A partire dal primo poliziotto che accoglie una donna in cerca di un riparo, fino al giudice dell’ultimo grado di processo.

Di fronte a chi trema all’idea di denunciare per non dover affrontare l’onta di fronte ad un sistema che è bravo solo a giudicare, rendendo le donne doppiamente vittime, c’è bisogno di persone preparate

Quanto meno nel sistema giuridico che, a rigor di logica, dovrebbe essere il primo a porsi in posizione di difesa di una presunta vittima di violenza di genere. (Today)

Su altre testate

Perché le donne aspettano dieci anni (dieci, in media) prima di denunciare e, spesso, lo fanno sostenute dai figli. Tant'è che «Questo non è amore», il report della Polizia, avverte che il 62 per cento dei reati avviene tra le mura domestiche e aggiunge che. (ilmattino.it)

L’ha uccisa in un parco il suo ex fidanzato, già arrestato e condannato per stalking. La mappa: un database per non dimenticare (La Stampa)

Senatrice, il rapporto della Commissione rivela importanti mancanze nella tutela delle donne dalle forme di violenza. Credere alle donne, dobbiamo creare un clima in cui alle donne che denunciano si crede, punto e basta (Open)

Sono per lo più donne che avevano denunciato, donne i cui ex avevano divieti di allontanamento, divieti che è sempre difficile fare rispettare. Servono competenze, serve una profonda conoscenza del fenomeno della violenza per aiutare le donne che cercano una via di uscita. (Corriere della Sera)

Una donna di 60 anni è stata uccisa a Quartucciu, nell'hinterland di Cagliari, dal marito di 67 anni. Rita Amenze 10/09/2021. Una donna è stata uccisa stamane a colpi d'arma da fuoco a Noventa Vicentina, provincia di Vicenza (Gazzetta del Sud)

Buona parte del rapporto sulle donne uccise in italia per «motivi di genere» si concentra sulle criticità nell’operato della polizia giudiziaria. Fatto reso più grave se si considera che circa due donne su tre vivono nel silenzio le aggressioni che precedono il femminicidio. (Open)