Intesa Sanpaolo ha supportato Prada nell’acquisizione di Versace
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Intesa Sanpaolo, tramite la Divisione IMI Corporate & Investment Banking, è stata una delle due banche che hanno sottoscritto il finanziamento da €1,5mld a supporto dell’acquisizione del 100% di Versace da parte di Prada S.p.A. Il finanziamento è strutturato in un term-loan da €1,0mld e una bridge facility da €0,5mld. In considerazione della liquidità disponibile e delle linee di credito inutilizzate, il Gruppo Prada mantiene una struttura finanziaria solida e flessibile. (Intesa Sanpaolo)
Su altri giornali
Mediobanca condivide l’entusiasmo per un’operazione che è stata letta come l’inizio di una nuova era per il Made in Italy. «Prada ha fatto una mossa coraggiosa rilevando Versace, riaccendendo l’attività di M&A nello spazio del lusso». (Milano Finanza)
Sembrava l’alleanza più improbabile, la fusione di due universi estetici agli antipodi. Da un lato Prada intellettuale, concettuale, maestra del “brutto che diventa chic”. (Il Fatto Quotidiano)
A questo punto non resta che rendere omaggio a Donatella Versace che ha raccolto l’eredità creativa del fratello all’indomani del terribile e immotivato assassinio il 15 luglio 1997 e ha retto e difeso il marchio per gli ultimi lunghissimi 28 anni. (Style Magazine)
«Sono assolutamente felice che Versace entri a far parte della famiglia Prada — scrive la stilista —. È Donatella Versace, ancora una volta, che racconta a suo modo, postando una foto di lei e Miuccia Prada sul profilo Instagram da 12,4 milioni di follower, una verità che è molto più semplice di tante dietrologie e numeri e strategie. (Corriere della Sera)