Meloni sogna il colpaccio nella nuova Commissione von der Leyen: «Fitto sarà vicepresidente esecutivo e responsabile Economia»

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Open INTERNO

Raffaele Fitto avrà un ruolo da vero e proprio peso massimo nella prossima Commissione europea, quella che Ursula von der Leyen si accinge a formare. Per lui è pronta una delle cinque poltrone da vicepresidente esecutivo dell’organismo, cui il governo Meloni non ha mai nascosto di puntare, ma pure – sul piano operativo – un portafoglio di grande rilevanza: l’Economia e la gestione dei fondi Next Generation EU (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Von der Leyen verso la presentazione della nuova squadra nel weekend (Milano Finanza)

Il voto contrario al secondo mandato di Ursula von der Leyen è stato un errore commesso da Giorgia Meloni poiché interrompeva un percorso di avvicinamento di Fratelli d’Italia al governo dell’Unione Europea. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Un concetto totalmente estraneo a tutti coloro che ci criticano per aver "isolato l'Italia in Europa": una narrazione che conto di smentire non solo continuando a collaborare proficuamente con Ursula von der Leyen sui dossier più importanti per l'Italia, ma anche riuscendo ad ottenere per il nostro Commissario designato, Raffaele Fitto, un ruolo e un portafoglio all'altezza del peso della nostra Nazione. (Il Messaggero Veneto)

Ursula-Meloni, l’intesa fa bene a entrambe

Ha fatto scalpore, per chi ancora prova un sentimento del genere, che il regime della Mongolia non abbia arrestato Putin in esecuzione di una mandato d’arresto della Corte penale internazionale per il presidente russo, condannato per crimini di guerra. (Aduc)

Il gruppo Renew Europe al Parlamento europeo non dà un giudizio favorevole alle indiscrezioni sull’affidamento di una vicepresidenza esecutiva con il portafoglio economico al candidato italiano Raffaele Fitto. (LAPRESSE)

Lo scrive il quotidiano tedesco die Welt che conferma nei fatti un'indiscrezione che Il Giornale aveva ipotizzato già all'indomani del voto che aveva nominato la Von der Leyen e ripetuto qualche settimana fa. (il Giornale)