L'onda neonazista spaventa la Germania ma esalta la Lega e i putiniani
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Minuti per la lettura Il voto in Germania pesa sugli equilibri della nostra maggioranza: un’onda neonazista che esalta la Lega e i putiniani. Pronto lo sgambetto per Giorgia Il primo è stato Matteo Salvini. Ore 21 di domenica sera, spoglio ancora in corso: «La Lega esprime soddisfazione per i risultati delle elezioni in Germania: la sinistra e i veri amici del Pd sono stati nuovamente sconfitti» Il secondo a cantare, ieri mattina, è stato Roberto Vannacci, a metà tra il veggente e la Cassandra: «In Germania crollano le sinistre, in Francia si alleano per la disperazione e rendono ingovernabile il Paese… Siamo dinanzi al tramonto definitivo della sinistra in tutta Europa». (Quotidiano del Sud)
La notizia riportata su altre testate
Negli Anni Novanta del secolo scorso, diventarono famose due città che avrebbero potuto essere una ma erano divise dal fiume Neisse: Guben sul lato tedesco, in quella che era stata la Germania dell’Est, Gubin su quello polacco. (Corriere della Sera)
Ci sono due costanti nella politica tedesca che vanno considerate per interpretare il voto per AfD di domenica scorsa nei due Land dell’ex Germania dell’Est. L’altro, connesso con le vicende della Repubblica federale tedesca di Bonn, e poi trasferitosi nella Germania unificata, riguarda il rapporto tra democrazia e sviluppo economico. (Domani)
In Turingia e Sassonia gli elettori premiano i partiti degli estremi Per la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale un partito di estrema destra, l’ ”Alternative für Deutschland” si trova in testa in un’elezione regionale tedesca. (RSI.ch Informazione)
Daniele Dell'Orco 04 settembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
La domanda è: perché? I dati, per partire da una base comprensibile, sono questi. I dati sono chiari e semplici. (Corriere della Sera)
Prima le porte aperte di Angela Merkel verso i migranti, poi l’instabilità politica al centro e gli inciampi dell’amministrazione composta da verdi, liberali e socialdemocratici. Ma il risultato emerso dalle urne, fa notare Paolo Valentino, non è di certo un colpo di scena: «Il successo dell’Afd viene da lontano». (Il Riformista)