Venezia 78. Avere cura del buio

Si ride e si piange guardando È stata la mano di Dio, ma non arrendetevi ai primi effetti, perché il Leone d’Argento di Venezia 78 è un infinito e meraviglioso esperimento di cura del buio, attraverso la mossa più seria di tutti: lo scherzo

Anche È stata la mano di Dio, il film di Sorrentino, cerca di rispondere a questa istanza, appellandosi a una frase paradossale.

È stata la mano di Dio, però, non è un film autobiografico (e basta), e nemmeno è un film su Maradona (doppiozero)

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Wojciech Szczęsny non è Dino Zoff. Come i tifosi dell’Atalanta: sotto pressione – spiega Giletti- so che non è un gran momento per la Juve, ma va anche detto che non ho mai visto vincere scudetti a settembre o ad agosto. (napolipiu.com – Calcio Napoli Notizie)

Sorrentino si commuove sul palco di Venezia 78: il video. Nel suo discorso, spazio anche per ringraziare Diego Armando Maradona, ispirazione poetica del film: “Che ci crediate o no questo è il più grande premio, ottenere che Maradona vi ringrazi“. (Thesocialpost.it)

Un ricordo su tutti il giorno del funerale dei genitori Ieri avendo tra le mani il Leone d’argento, premio della Giuria, per il suo film È stata la mano di Dio, il regista napoletano ha pianto dopo il lunghissimo applauso della platea di colleghi artisti. (Il Fatto Quotidiano)

Paolo Sorrentino vince a Venezia il Gran Premio della Giuria, ma il toccante, superbo amarcord che ha realizzato nel suo film più intimo e personale, «È stata la mano di Dio», avrebbe meritato di più. Il Leone d'oro va alla regista francese Audrey Diwan per «L'événement», un potente viaggio nel dolore e nella libertà femminile di decidere del proprio corpo, e quindi del proprio destino, che ha entusiasmato la giuria (il riconoscimento è stato. (ilmattino.it)

Già, perché alla fine si torna sempre lì, all’altare di “san” Maradona, che Sorrentino ringrazia più di San Gennaro (peraltro citato in incipit del film.) e ad ogni piè sospinto, compreso nel momento più dorato della sua carriera quando vinse l’Oscar per La Grande Bellezza. (Il Fatto Quotidiano)

Toni Servillo è una figura paterna». Su Repubblica un’intervista a Paolo Sorrentino. Ci vorrà tempo per capire cosa gli ha lasciato la pellicola. (IlNapolista)