Papa Francesco: “Un ‘omelia non deve durare più di 10 minuti, o il fedele si perde”

Tiscali Notizie ESTERI

Il fedele si perde. "Un'omelia, di solito - ha prescritto -, non deve andare oltre i dieci minuti, perché la gente dopo otto minuti perde l'attenzione, a patto che sia molto interessante

Ma il tempo dovrebbe essere 10-15 minuti, non di più".

"E pensiamo ai fedeli - ha quindi avvertito il Pontefice-, che devono sentire omelie di 40 minuti, 50 minuti, su argomenti che non capiscono, che non li toccano. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

Parole che suscitarono un ampio dibattito con Vittorio Messori che, intervistato sulla Stampa, disse: «Talvolta mi viene la voglia di strappare il microfono dalle mani del prete» L’omelia perfetta non esiste. (Famiglia Cristiana)

Per papa Francesco il sogno è segno della vita che si desidera: “Quando sognate l’amore, non credete agli effetti speciali, ma che ognuno di voi è speciale. Ed ha ribadito che Dio perdona sempre: “Dio perdona sempre… “Dopo ogni Confessione, rimanete qualche istante a ricordare il perdono che avete ricevuto. (korazym.org)

È alla Vergine Maria, venerata nella tradizione slovacca come Madonna dei Sette dolori, che Papa Francesco affida il destino della Slovacchia e del suo popolo. La Slovacchia ha bisogno di profeti. A questo popolo devoto, Francesco lascia la sua benedizione ma anche un preciso mandato: essere “profeti”. (Frontiera)

(Foto Vatican Media/SIR). “L’amore è il sogno più grande della vita, ma non è un sogno a buon mercato”. Per fare grande la vita ci vogliono entrambi: amore ed eroismo” (Servizio Informazione Religiosa)

Guardaci con tenerezza e accoglici tra le tue braccia”, implorano insieme il Papa e i vescovi slovacchi. Un santuario significativo. Si tratta di un Santuario molto importante per gli slovacchi, aveva sottolineato in un’intervista a Vatican News, don Martin Kramara, portavoce della Conferenza episcopale slovacca. (Cronache TV)

I Rom oggetto di giudizi impietosi. Tante, troppe volte, i Rom sono stati “oggetto di preconcetti e di giudizi impietosi, di stereotipi discriminatori, di parole e gesti diffamatori”, ammette il Pontefice. (Cronache TV)