Israele bombarda ospedale a Gaza, gravi danni al pronto soccorso




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Nella notte tra il 12 e il 13 aprile, un attacco aereo israeliano ha colpito l’ospedale al-Ahli, noto anche come Ospedale Battista, nel nord di Gaza City, causando la distruzione del pronto soccorso, dell’ingresso principale e della struttura che ospitava l’ossigeno medicale per i pazienti in terapia intensiva. Fonti di Al Jazeera, che per prime hanno riportato la notizia, parlano di «gravi danni» mentre i medici erano intenti a evacuare malati e feriti, seguendo gli ordini di sfollamento emessi dall’esercito israeliano nella serata precedente.
L’operazione militare, che secondo i rapporti sarebbe avvenuta in due distinti raid, ha costretto il personale sanitario a trasferire centinaia di persone in piena notte, in condizioni già critiche a causa della carenza di medicinali e attrezzature. «I nostri colleghi di Al Jazeera Arabic riferiscono che le forze israeliane hanno bombardato l’ospedale mentre i pazienti venivano evacuati», si legge nella nota diffusa dall’emittente qatariota, che non ha fornito ulteriori dettagli sulle vittime.
L’episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione, dopo che l’esercito israeliano aveva ordinato lo sgombero dei campi profughi di Nuseirat e Khan Younis, nel centro e nel sud della Striscia, in seguito all’intercettazione di tre razzi lanciati da Gaza. Le autorità israeliane non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’accaduto, mentre da giorni proseguono i negoziati per la liberazione degli ostaggi, tra cui Edan Alexander, il cui rapimento era stato mostrato in un video diffuso da Hamas