La Regione vuole portare in Piemonte le auto Dongfeng
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Due o tre siti, tra Torino e provincia, per trovare una casa al colosso automotive cinese di Dongfeng: il Piemonte è pronto a fare la sua parte nel dialogo che il Governo italiano sta avendo con i costruttori orientali in cerca di nuove zone produttive. E a liberare l’agenda ci pensa Andrea Tronzano, assessore regionale alle Attività produttive: «Oltre al nostro know-how, abbiamo proposto due o t… (La Repubblica)
Su altre testate
Dopo aver incassato il fiasco del "cavaliere bianco" che voleva creare l'Italvolt, adesso politica e mondo industriale si appellano ai cinesi per rilanciare il tessuto economico canavesano, provando a portare qui i competitors (ma anche quasi ex soci) di Stellantis. (Torino Cronaca)
" Con Dongfeng visiteremo alcuni siti nella zona di Torino, ma la cosa fondamentale è che portino qui anche investimenti e posti di lavoro. E a dire parole importanti è Andrea Tronzano, assessore regionale alle attività produttive. (TorinOggi.it)
Sono i due temi portanti emersi a margine del lancio dell’evento Big Science Italia, tenutosi nella mattinata di giovedì 5 settembre al Centro Congressi dell’Unione Industriali di Torino. Organizzato da Confindustria, Regione Friuli Venezia Giulia, oltre a UI di … (La Stampa)
Torino mette in mostra i gioielli per attrarre il Gruppo auto cinese Dongfeng, in trattative col governo Meloni per aprire una fabbrica in Italia: industriali e Regione hanno offerto al quarto costruttore del Dragone tre siti dove produrre vetture a basso impatto ambientale. (Autoappassionati.it)
«La cinese Dongfeng sta cercando dei siti sui territori italiani e noi come Regione Piemonte, attraverso il governo, abbiamo proposto due o tre siti nel Torinese, che è presumibile vengano a vedere. Così l'assessore regionale alle Attività Produttive, Andrea Tronzano, ha commentato la possibilità che Torino si apra a nuovi produttori di auto, a margine dell'incontro sui Big Science Italia all'Unione Industriali Torino. (Corriere della Sera)