Tre anni e mezzo a Miccol per estorsionei, la condanna diventa definitiva: ora rischia il carcere

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La seconda sezione penale della Corte di Cassazione rigettando il ricorso dell'ex calciatore ha confermato la sentenza decisa nel gennaio 2020 dalla Corte di Appello di Palermo per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Diventa definitiva la condanna a tre anni e sei mesi per l'ex bomber del Palermo Fabrizio Miccoli.

Accolta dunque la richiesta del sostituto procuratore generale della Suprema Corte Fulvio Baldi di rigettare il ricorso. (La Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Fabrizio Miccoli si è presentato in carcere a Rovigo. Fabrizio Miccoli è in carcere. (Blunote)

Davanti all’ultima porta, dopo una rincorsa che deve essere sembrata eterna, durata otto anni, è crollato. Il pensiero di girare per le strade, sentirsi osservato, vivere nell’attesa che arrivasse il momento di varcare la soglia di un penitenziario, deve essere stato per lui un peso insostenibile. (Lecceprima.it)

Fabrizio Miccoli condannato in questi giorni dopo le intercettazioni che lo hanno visto protagonista si è presentato al carcere di Rovigo. Fabrizio Miccoli questa mattina si è presentato spontaneamente al carcere di Rovigo. (Calcio News 24)

Fabrizio Miccoli potrebbe chiedere, dopo qualche mese, una misura alternativa al carcere, intanto resterà nella struttura di Rovigo Ieri era arrivata la sentenza dei giudici che lo hanno ritenuto colpevole. (RovigoOggi.it)

Come afferma il legale, Fabrizio Miccoli infatti è distrutto per la sentenza definitiva arrivata ieri sera, che ha portato ad una conclusione che sicuramente non si auspicava Proprio ieri la Cassazione ha emanato la sentenza che presto avrebbe inevitabilmente portato all’arresto di Fabrizio Miccoli. (TifosiPalermo)

Sulla panchina dei rosanero siede Gian Piero Gasperini, il tridente offensivo schierato abitualmente dall'attuale tecnico dell'Atalanta è da brividi: leggermente dietro Miccoli (lui il titolare, con Abel Hernandez pronto a subentrare) ci sono "Ciccio" Brienza e Josip Ilicic. (La Gazzetta dello Sport)