Storico accordo al G7 sulla tassazione globale: aliquota minima del 15%

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Si tratta di un accordo “sul principio di una aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese”.

Gentiloni: "Ora ultimo miglio per espandere questo consenso ai membri del G20". Storico accordo al G7 sulla tassazione globale con l’aliquota minima del 15% fissata dopo il summit fra i ministri delle Finanze.

Storico accordo al G7 sulla tassazione globale, Gentiloni: “Un grande passo”. (Notizie.it )

Su altre fonti

“Serve equità, per questo oggi e’ stata raggiunta l’intesa sulla tassa globale ai colossi del digitale al 15% Di Maio: “Traguardo storico su tassa ai colossi”. (ilMetropolitano.it)

Con una aliquota minima al 25% il beneficio sarebbe stato di 170 miliardi di euro ogni anno L’aliquota minima al 15% è frutto di un compromesso, e dopotutto non si discosta molto dal 12,5% dell’Irlanda. (FIRSTonline)

Si tratta di un sistema più equo che punta a pretendere il giusto contributo dalle multinazionali presenti ovunque nel mondo, che facilmente tendono ad eludere le imposte e fuggire verso i cosiddetti paradisi fiscali, non solo Barbados ed Isole Cayman, ma anche Paesi più "occidentali" ed evoluti come Olanda, Irlanda e così via (ilmessaggero.it)

Così è stato definito dal Cancelliere dello Scacchiere inglese, Rishi Sunak, e dal ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire. Intesa «sul principio di una aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese» che, secondo quanto scrive su Twitter il Tesoro britannico, si tradurrà in «una stretta sull’elusione fiscale» che farà pagare «la giusta quota» alle multinazionali di Big Tech. (Pickline)

Le possibilità di un accordo globale sono notevolmente aumentate. (La Nuova Ferrara)

Lo scrive il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Facebook sull'accordo raggiunto al G7 Finanze sulla tassazione per le multinazionali L'accordo al G7 sulla tassazione globale delle multinazionali va nella giusta direzione", scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, "L'Europarlamento e l'Unione europea faranno la loro parte",aggiunge Sassoli. (Euroroma.net)