San Fior, chiude la Medicina di Gruppo Integrata. I medici: “Grave quello che è accaduto, ci saranno enormi disagi per i pazienti”

Qdpnews SALUTE

“Sono preoccupato perché queste decisioni vanno programmate bene – conclude il sindaco di San Fior -.

La confusione e l’incertezza dominano in questa fase perché i medici di Medicina Generale di San Fior non sanno dove andare dal prossimo 1° agosto.

L’azienda sanitaria, al fine di garantire una continuità di riferimento agli assistiti, ha offerto la possibilità ai medici di rimanere nella sede attuale di San Fior, in via Mel 13

Noi medici della Medicina di Gruppo Integrata di San Fior abbiamo dato mandato a uno studio legale per farci tutelare. (Qdpnews)

Ne parlano anche altri giornali

Un colpo di scena, così inatteso da lasciare interdetto anche il primo cittadino di San Fior, Bepi Maset. «Cosa ne sarà delle migliaia di medici mutuati?» chiede il primo cittadino Maset «Da undici mesi segnaliamo i disservizi della struttura, finora non abbiamo visto soluzioni. (La Tribuna di Treviso)

“L’Ulss 2, a seguito di una approfondita istruttoria posta in essere dalla Direzione del Distretto anche a fronte delle molteplici segnalazioni e proteste dei cittadini, ha risolto il contratto di esercizio della Medicina di Gruppo Integrata di San Fior, ritenendo sussistenti gravi e ripetute violazioni del contratto regionale di Medicina di Gruppo Integrata”. (Oggi Treviso)

Fuori dalla struttura i medici hanno appeso un cartello con la scritta: “Cari assistiti, abbiamo saputo che il 31 luglio l’Ulss ci chiude. Inoltre, non vanno trascurate le numerose segnalazioni degli utenti che evidenziano “gravissimi e molteplici inadempimenti contrattuali” da parte della Medicina di Gruppo Integrata “Medinfior”. (Qdpnews)

«Il venir meno del contratto di esercizio della Medicina di ruppo integrata non comporterà alcuna ricaduta negativa per i pazienti» spiega l'Ulss 2 in una nota ufficiale. (TrevisoToday)

Inoltre il numero di individui è aumentato a causa della riproduzione asessuata (bipartizione) Un promettente progetto di acquacoltura multitrofica integrata (IMTA) mira a ripristinare un anemone di mare minacciato in un’ampia fascia della costa sud-occidentale della Spagna, oltre a produrre una gamma di altri prodotti ittici. (pesceinrete.com)