Il Parlamento europeo è escluso dal piano "Rearm Europe": von der Leyen ricorre all'articolo 122

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Alcuni eurodeputati hanno deplorato l'uso da parte della Commissione dell'articolo 122 del Trattato per evitare un voto sul nuovo strumento proposto per il finanziamento della difesa, pari a 150 miliardi di euro. Altri sono meno preoccupati della decisione PUBBLICITÀ Il Parlamento europeo è stato escluso dal processo decisionale sul piano da 800 miliardi di euro annunciato di recente per intensificare gli sforzi a sostegno dell'Ucraina nel breve termine e garantire la sua autonomia strategica per difendersi nel lungo termine. (Euronews Italiano)
La notizia riportata su altri giornali
Il risultato è la prima vera crepa nel partito da quando è segretaria, con Schlein che viene descritta da più di un parlamentare come molto irritata con il presidente Pd Stefano Bonaccini, che ha ‘disobbedito’ alla linea ufficiale votando a favore della risoluzione sulla difesa Ue che contine anche un apprezzamento al piano di riarmo di Ursula von der Leyen. (Agenzia askanews)
Lo dicevano già i latini, però: “Se vuoi la pace, prepara la guerra”. “Ci saremo anche noi in piazza”, annuncia Nicola Fratoianni, co-leader di Avs, “perché qui o si fa un’Europa di pace o si muore. L’Europa non può essere soltanto un’evocazione sentimentale, occorre una politica. (la Repubblica)
Il voto di Strasburgo sulla risoluzione sul Libro bianco Ue per la difesa, palesa la doppia frattura degli eurodeputati italiani, divisi in maggioranza (con la Lega che si smarca da FdI e FI) e ancor di più nel centrosinistra, con la pattuglia dem dilaniata da più della metà degli astenuti. (Avvenire)

Dieci i deputati del Partito democratico votano sì alla risoluzione sulla difesa europea proposta della commissione di Ursula Von der Leyen. E accade in un momento di sconvolgimenti degli equilibri internazionali che sembrano destinati a incidere sul futuro prossimo. (il manifesto)
Il voto al Parlamento europeo ha confermato quella che sta diventando una costante quando si affronta il tema del riarmo e del sostegno all’Ucraina: il Pd è diviso al suo interno. Ma questa volta la spaccatura fa ancora più male e la ferita è più difficile da rimarginare. (Il Fatto Quotidiano)
Il testo è passato con 419 voti a favore, 204 voti contrari e 46 astensioni. (Corriere della Sera)