Omicidio Bellocco, parla il capo ultras Andrea Beretta: «Giravo con la pistola perché ho saputo che qualcuno voleva farmi la pelle»

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«Giravo con la pistola perché ho saputo che qualcuno mi vuole fare la pelle». Queste le parole di Andrea Beretta, uno dei capi ultrà dell’Inter, rese, sotto forma di dichiarazioni spontanee, per l’omicidio di Antonio Bellocco. Bellocco, spiega, «dopo avermi disarmato, ha cominciato a sparare, ho tirato fuori il coltello e l’ho colpito da 7 a 10 volte». Beretta, difeso da Mirko Perlino, ha parlato al pm Paolo Storari: è stato fermato con le accuse di omicidio e detenzione illegale di arma da fuoco. (Open)

Su altri media

" La gravità del fatto, i cui contorni e movente devono ancora essere chiariti, i numerosi contatti che Beretta vanta con esponenti del tifo organizzato, contatti che potrebbero garantirgli una sicura e duratura latitanza , il ruolo apicale ricoperto dall'indagato in vari contesti delinquenziali come attestato dalle condanne per stupefacenti, sono tutti elementi che corroborano un serio pericolo di fuga ". (Tuttosport)

– “Sto perdendo un sacco di soldi con il blocco delle partite e dei concerti”. Il pluripregiudicato, tornato in libertà dopo 26 anni dietro le sbarre, parla dell’indotto “nero” di San Siro, gestito dai leader del tifo organizzato di fede nerazzurra, e dello stop forzato al business sotterraneo dettato dalle regole anti-contagi della pandemia. (IL GIORNO)

La sera prima, la partitella con altri ultras. A ndrea Beretta, uno dei capi della Curva Nord 1969 dell'Inter, prima di uccidere Antonio Bellocco era stato sorvegliato speciale e sottoposto a molti Daspo, mai rispettati, per le risse con altri tifosi e le aggressioni (lavialibera)

OMICIDIO BELLOCCO: KLAUS DAVI, ‘SOLO BOSS ROSARNESI POTRANNO FERMARE LA FAIDA’

Comincia a essere un posto pericoloso, la «Curva» di San Siro. (il Giornale)

CASO – Continua a tenere banco il caso legato all’omicidio di Antonio Bellocco, l’ultrà dell’Inter e rampollo, sottolinea La 7, di una delle famiglie più potenti della “Ndrangheta calabrese”. L’uomo, 36 anni, è stato ucciso a Cernusco sul Naviglio durante una lite dal capo ultrà dell’Inter Andrea Beretta, 49 anni, storico capo ultras e fedelissimo di Vittorio Boiocchi, altro leader della curva ucciso il 29 ottobre 2022. (Inter-News)

Il giornalista, che ha incontrato due giorni fa il capo dei Pesce-Bellocco, svela i legami di una delle due vittime dell’agguato di oggi. (Telemia)