Svezia, niente schermi e app ai bimbi sotto i due anni: nuove indicazioni per la salute digitale dei più giovani
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I bambini di età inferiore ai due anni non dovrebbero essere esposti a nessun tipo di schermo. Mentre il massimo per gli adolescenti si attesta sulle tre ore. Sono le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie in Svezia per i genitori che vogliono educare figli e assistiti su un percorso consapevole di uso del digitale. Regole che, come scrive il Guardian, si rendono necessarie in un Paese dove l'attuale tempo medio trascorso davanti allo schermo è di quattro ore al giorno per i bambini dai 9 ai 12 anni e di più di sette ore al giorno per i ragazzi di 17 e 18 anni. (la Repubblica)
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I ragazzi che usano lo smartphone mentre sono a letto peggiorano la qualità del sonno: lo dice una nuova ricerca pubblicata su Jama Pediatrics, che quindi conferma il legame tra la salute dei giovanissimi e i dispositivi elettronici. (Tecnica della Scuola)
La visione di uno schermo digitale nelle ore precedenti non avrebbe nessun impatto sulla qualità del riposo. È il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista specialistica Jama Pediatrics da un pool neozelandese guidato da Bradley Brosnan, Jillian Haszard e Kim Meredith-Jones. (Open)
Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. (Virgilio Sapere)
“Tenete fuori la tecnologia dalla portata dei bambini al di sotto dei due anni”. L’Agenzia per la salute pubblica svedese esorta i genitori a non esporre i piccoli agli schermi tv e ai dispositivi elettronici. (Il Fatto Quotidiano)
E' una nuova ricerca pubblicata su Jama Pediatrics a confermare il legame tra la salute dei giovanissimi e i dispositivi elettronici, legame che sta portando ad una crescente presa di posizione di istituzioni e genitori. (Il Sole 24 ORE)
Lo smartphone a letto peggiora il sonno (Il Mattino di Padova)