Covid, 8 posti in terapia intensiva solo sulla carta. Il ministero sul caso dell’ospedale di Palmanova:…

Il Fatto Quotidiano SALUTE

Un problema, il numero dei posti letto in terapia intensiva, che in Regione è tornato d’attualità con la ripresa del contagio in queste settimane.

E se per l’assessore alla Sanità Riccardo Riccardi “non sono state rilevate criticità per quanto attiene le attivazioni e disattivazione dei posti letto Covid”, le opposizioni invocano le sue dimissioni.

Nello specifico, “risultano otto posti letto di medicina d’urgenza che vengono codificati con cod. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

Trieste – I gruppi dell’Opposizione in Consiglio regionale hanno organizzato il 24 novembre una conferenza stampa a seguito del rapporto ministeriale sulle Terapie intensive del Friuli Venezia Giulia. (ilfriuliveneziagiulia.it)

– 17.50 | “Deve fare un passo indietro chi ha governato, da politico o da nominato di fiducia, le procedure e le comunicazioni indicate dagli ispettori come scorrette e inadeguate, chi ha convocato e condotto il ‘processo’ subito a Palmanova dal segretario regionale dell’AROOI. (GeosNews)

L’attacco è della deputata del MoVimento 5 Stelle, Sabrina De Carlo, e del consigliere regionale pentastellato, Andrea Ussai, che in una conferenza stampa hanno reso noto il report del Ministero della. (GeosNews)

Quindi entrambe le aree rispettavano gli standard tecnologici e assistenziali, medici ed infermieristici, di una terapia intensiva. Durante il periodo di apertura del reparto si è reso necessario ospitare pazienti in ventilazione invasiva e convertire pazienti dalla ventilazione non invasiva alla ventilazione invasiva (triestecafe.it)

Si va sempre di più verso un potenziamento della rete territoriale, facilitato anche dalle risorse del PNRR. “Le promesse che avevo fatto al territorio e gli impegni che avevo assunto in commissione sanità sull’attivazione dei servizi specialistici nella Casa della Salute di Sorso sono oramai quasi tutti mantenuti. (Sardegna Reporter)

Quindi entrambe le aree rispettavano gli standard tecnologici e assistenziali, medici ed infermieristici, di una terapia intensiva. Sia l’area intensiva COVID che l’area semintensiva COVID di Gorizia è dotata di tutte le strumentazioni tecnologiche atte ad ospitare, oltre a pazienti in ventilazione non invasiva (NIV, CPAP, HF), anche pazienti in ventilazione invasiva. (ilfriuliveneziagiulia.it)