Spese deducibili: solo pagamenti tracciabili
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Dal prossimo anno, tutte le spese di rappresentanza, che le aziende, i liberi professionisti e le Partite Iva portano in deduzione del reddito, dovranno essere obbligatoriamente pagate utilizzando un mezzo di pagamento elettronico, come una carta di credito o un bancomat. Questa misura, inserita nella legge di bilancio 2025, mira a contrastare l'evasione fiscale, creando un conflitto di interessi tra chi paga e chi riceve, per evitare che le transazioni si concludano in nero, eludendo il Fisco.
Le entrate previste dalla lotta all'evasione fiscale, grazie alle misure introdotte dalla manovra su pagamenti elettronici, interoperabilità delle banche dati e tracciabilità delle spese, ammontano a circa 1,2 miliardi di euro nel triennio 2025-2027. La fetta più cospicua, pari quasi a 1 miliardo, deriva proprio dagli interventi a favore della tracciabilità: la manovra rende infatti impossibile dedurre dal reddito imponibile le spese per trasferte, di rappresentanza, di ristorazione o di trasporto con taxi se non effettuate attraverso bonifici o Pos.
In particolare, la manovra prevede l'impossibilità di dedurre dal reddito imponibile le spese sostenute per trasferte, rappresentanza, ristorazione o trasporto tramite taxi se non eseguite attraverso metodi di pagamento tracciabili come bonifici o pagamenti con Pos. Questa stretta normativa, che entrerà in vigore a partire dal 2025, estende la necessità di effettuare pagamenti attraverso mezzi tracciabili anche ai fini della deduzione delle spese di rappresentanza.
La legge di bilancio 2025, dunque, introduce una serie di misure volte a potenziare la tracciabilità delle spese, con l'obiettivo di contrastare l'evasione fiscale e garantire maggiori entrate per lo Stato.