È morto Vangelis, sue le musiche di Blade Runner e Momenti di gloria

La carriera di Vangelis. Nato nel 1943, Vangelis ha vinto un Oscar per la sua colonna sonora di Momenti di gloria (Chariots of Fire) del 1981, diventata un successo mondiale, raggiungendo il numero 1 nelle classifiche statunitensi.

Successivamente ha lavorato alla colonna sonora di The Bounty di Mel Gibson e Antony Hopkins e di Francesco con Mickey Rourke protagonista

Tra i suoi successi senza tempo la sua colonna sonora per Blade Runner, celebrata per la sua evocazione di una sinistra versione futura di Los Angeles (Today.it)

La notizia riportata su altri giornali

Adesso manca solo il nulla osta finale del MiC che, giunti a questo, potrebbe arrivare in tempi abbastanza veloci 3. Il frammento appartenente alla Dea Artemide si trova già ad Atene. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

Addio a Vangelis, il premio Oscar si esibì anche a Codogno nel 1968 Con gli Aphrodite’s Child arrivò nella città del basso Lodigiano a bordo di una Rolls Royce per una serata al “Biba’s”. Il locale - il “Biba’s” - a Codogno non c’è più ormai da decenni ma quel concerto sono in diversi a ricordarlo ancora. (Il Cittadino)

Il compositore greco premio Oscar Vangelis, morto all'età di 79 anni. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Come un’entità dell’Olimpo, con i suoi suoni quasi fuori dal tempo e dallo spazio. Istinto naturale, precoce musicista, Vangelis non ha mai voluto prendere lezioni di teoria e armonia, scoprendo empiricamente i segreti delle sette note. (Avvenire)

La musica della colonna sonora in questione, interamente elettronica, diede inizio ad uno stile nuovo nella composizione, adottato pii da altri artisti. A questo indirizzo trovate numerosi articoli sulla storia di Apple, su Steve Jobs e altri protagonisti del mondo della Mela (macitynet.it)

Vangelis, autore di tutte le musiche degli Aphrodite’s, ad un certo punto si stancò di scrivere canzoni semplici, orecchiabili, e ambiva a sviluppare un repertorio più impegnativo. La canzone, ricca di echi mediterranei e giocata sulla particolare vocalità di Demis Roussos, doveva gran parte del suo effetto all’arrangiamento di Vangelis Papathanassiou, che attingeva a piene mani alle composizioni barocche dell’organista tedesco Johann Pachelbel. (tviweb)

Iconico ancora oggi il risultato della sua collaborazione con Jon Anderson, così come poi tutta la sua proficua produzione da solista, al netto di una personalità eccentrica eppure misteriosa, ma affascinante per questo Fu lì che Vangelis dimostrò che la sua musica era qualcosa di più di una semplice colonna sonora di accompagnamento. (Esquire Italia)