«La Commissione parlamentare antimafia chiederà gli elenchi dei vaccinati nella categoria "Altro"»

Corriere della Calabria INTERNO

«Insieme al collega Paolo Lattanzio, coordinatore in Commissione antimafia del Comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria, avanzeremo richiesta degli elenchi dei nominativi vaccinati ricadenti nella categoria “altro” che in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta risultano avere numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale». (Corriere della Calabria)

Ne parlano anche altri media

Le accuse sono di associazione di tipo mafioso, riciclaggio e frode fiscale di prodotti petroliferi. L’operazione, secondo quanto si appreso, è frutto di 4 diverse indagini, coordinate dalle diverse Procure antimafia di Catanzaro, Reggio Calabria, Napoli e Roma e dalla Direzione nazionale antimafia. (Quotidiano online)

Purtroppo i cittadini continuano a soffrire a causa dei disservizi delle ASP in tante parti d'Italia, c'è quindi necessità di offrire risposte concrete a chi denuncia disservizi anche per mancanza di vaccini, pertanto questa Commissione studierà il caso ormai molto diffuso" (Rai News)

Il presidente dell'Antimafia chiede collaborazione "al fine di fugare ogni dubbio sul rispetto delle priorità di vaccinazione". Anche la Commissione regionale Antindrangheta calabrese - ricorda Morra - si è riunita per discutere riguardo le "metodologie utilizzate per la somministrazione di siero ad 'altre' categorie", in Regione si è provato a capire se dietro le circa 85 mila vaccinazione ascritte alla categoria 'altro' si possano nascondere persone non aventi diritto (Il Lametino)

Purtroppo i cittadini continuano a soffrire a causa dei disservizi delle ASP in tante parti d'Italia, c'è quindi necessità di offrire risposte concrete a chi denuncia disservizi anche per mancanza di vaccini, pertanto questa Commissione studierà il caso ormai molto diffuso" "Insieme al collega On. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

« Non esistono “altri”, ma esistono categorie precise e distinte individuate sulla base di specifici criteri di rischio e di priorità, definite dal piano vaccini nazionale — sostiene Ciarambino —. E auspico che ci sia massima collaborazione da parte degli uffici regionali e di tutti gli enti preposti» (Corriere del Mezzogiorno)