Didattica a distanza valida, il Tar rigetta la richiesta del Codacons Lecce

LecceSette INTERNO

Il ricorso è stato presentato dall’avvocato Luisa Carpentieri, e da otto genitori di studenti pugliesi.

Lo ha deciso il Tar Puglia in riferimento al provvedimento firmato dal Presidente Michele Emiliano per tutte le scuole di ogni ordine e grado, ad eccezione dei servizi per l’infanzia e salvo richiesta esplicita della frequenza in presenza da parte delle famiglie per gli alunni del primo ciclo.

L’udienza di merito è fissata al 3 febbraio. (LecceSette)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Possiamo aiutare i nostri figli ad affrontare la didattica a distanza grazie ad alcuni consigli pratici, il primo è ricordare loro che la didattica a distanza è una didattica formale, questo vuol dire che che si devono preparare come se dovessero andare a scuola. (Prima la Valtellina)

La preoccupazione da avere non è l’anno di scuola perso ma la perdita del coraggio per guardare avanti e sognare un lavoro appagante e non precario”. Bisogna scegliere una metodologia che porti i ragazzi a fruire correttamente della tecnologia ai fini scolastici ma, purtroppo, alcuni insegnanti, nell’emergenza Covid, sono arrivati impreparati. (Tecnica della Scuola)

L’insegnante o lo studente può usare padlet per creare mappe concettuali, diari, repository di eventi o uscite didattiche, ricerche, articoli; può operare attraverso lo Storytelling, costruire presentazioni e lezioni, supportare metodologie già note come il cooperative learning e il brain storming. (Orizzonte Scuola)

Informazioni generali: chiamare il numero 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute o telefonare al proprio medico di medicina generale o al pediatra. (foto: il governatore della Lombardia, Attilio Fontana). (ilSaronno)

RISCHIO ZONA ARANCIONE. Nelle zone cosiddette arancioni le scuole superiori restano in didattica a distanza al 100%. Un calendario in continua evoluzione, per la scuola superiore che aspetta di sapere come e quando porrà riprendere la sua attività. (Il Messaggero)

A Palermo, come in altri Comuni dell’Italia, sarebbe previsto un possibile ritorno verso l’inizio di febbraio, numeri del contagio permettendo. Per loro la chiusura delle strutture e la ripresa in DAD era quasi scontata. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)